Le grandi infrastrutture? Tutte al palo

A contribuire al blocco del raddoppio dell’anello stradale attorno a Torino c´è anche il braccio di ferro con l’Anas

Repubblica, Torino
14 Settembre 2010
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A giudicare dalle infrastrutture avviate negli ultimi 10 mesi, il Piemonte è in piena stagnazione. La Regione, attraverso la sua società appaltante Scr, non ha lanciato nemmeno un bando e anche le opere in fase di appalto, ad esempio la variante di Tortona, nell’Alessandrino, sono impantanate da mesi nelle procedure di gara tra ricorsi e verifiche. Oltre alle infrastrutture di media taglia sono ferme anche le opere di Cap, la società mista Anas-Regione nata nel 2008, per realizzare le opere strategiche: la pedemontana nel Biellese, la tangenziale est di Torino e corso Marche. Dopo un avvio in corsa, con la pubblicazione del bando per la progettazione, i 40 km – che dovranno collegare Biella con l’autostrada Torino-Milano e, dall’altra parte, con la A26 verso i laghi – sono ora all’esame della Conferenza dei servizi. Ma sembra inevitabile lo slittamento delle forse troppo rosee previsioni di apertura cantieri nel 2011. Ferma anche la tangenziale est di Torino, circa 700 milioni che dovrebbero essere garantiti con il project financing. Il progetto è nei cassetti di Cap e il suo futuro è legato alle procedure per il rinnovo della concessione dell’anello tangenziale di Torino. Se si riuscisse a far rientrare l’opera come ampliamento della tangenziale, cosa che di fatto è, questo consentirebbe di individuare le risorse per realizzarla proprio nel rinnovo della concessione. Sembrerebbe tutto semplice e invece no, perché il demanio della tangenziale è di Anas, e quello della est sarebbe di Cap, quindi di Anas solo per metà. E l’azienda di Stato non pare intenzionata a condividere con la cugina regionale l’infrastruttura. La Regione, comunque, ci sta lavorando perché l’opera è prioritaria. Ma per ora niente bando di gara e niente cantieri. Per quanto riguarda il piano investimenti regionale e le infrastrutture di Scr, nelle scorse settimane, a fronte della carenza di risorse, la Regione ha avviato una ricognizione con tutte le province per capire da quali opere partire. Va un po’ meglio sul fronte Anas, che attualmente ha in Piemonte investimenti per 850 milioni, di cui 153 per lavori in corso, il resto per opere di prossimo avvio. Tra queste fa la parte del leone il nuovo tunnel del Tenda, 240 milioni: i lavori avrebbero dovuto iniziare già da tempo, ma il bando di assegnazione dei lavori è ancora in corso. Ferma anche la galleria di sicurezza del Frejus: la Sitaf sta ancora valutando le offerte. E in Francia sono già partiti i cantieri.

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