Negli enti pubblici più acquisti on line

Pa – Studio del Politecnico di Milano

Il Sole 24 Ore
8 Ottobre 2010
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Circa 3,2 miliardi di euro, una crescita del 182% rispetto all’anno precedente. È il volume di scambi registrato nelle pubbliche amministrazioni italiane attraverso operazioni di e-procurement nel 2008, secondo i dati dell’osservatorio sullo sviluppo dell’e-procurement del Politecnico di Milano, contenuti nel rapporto «Come acquista la pubblica amministrazione», condotto dalla fondazione Promo Pa. La crescita non è destinata ad arrestarsi, i margini di sviluppo sono ancora molto ampi: nel 2004 l’e-procurement valeva 80 milioni di euro. I tre quarti dei 3.220 milioni riguardano acquisti gestiti con gare ed aste elettroniche. Nel 2008 i volumi acquistati così sono stati 2 miliardi e 416 milioni di euro, in crescita del 211% rispetto al 2007. Questi strumenti sono molto apprezzati dalle amministrazioni, soprattutto per l’aumento dell’efficienza di processo e abbattimento dei costi, con la possibilità di coinvolgere più fornitori. Il restante quarto passa attraverso i mercati elettronici, i negozi online e i cataloghi collegati alle convenzioni. Ed è proprio quest’ultimo sistema che prevede la stipula di contratti quadro sulla base dei quali le imprese fornitrici aggiudicatarie si impegnano ad accettare gli ordinativi delle amministrazioni pubbliche, l’altra grande fetta del mercato. Secondo l’osservatorio del Politecnico di Milano, il sistema delle convenzioni ha mosso nel 2008 in Italia circa 3 miliardi di euro. Ma ciò che passa attraverso l’e-procurement, cioè attraverso lo strumento del negozio online, è stato pari a circa 616 milioni, in crescita del 135% rispetto al 2007. La stazione appaltante principale è stata Consip: la Concessionaria servizi informatici pubblici da sola monopolizza il 50% delle transazioni. Circa il 25% è coperto dagli altri soggetti pubblici, in primo luogo le centrali di acquisto regionali. Che, in molti casi, stanno cominciando a giocare un ruolo pesantissimo, come in Emilia-Romagna. La restante parte viene gestita da alcuni operatori privati b2b, che forniscono soluzioni tecnologiche specifiche per la gestione delle gare in via telematica e che stanno contribuendo in maniera determinante alla modernizzazione del settore.

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