Voucher per l’innovazione, anche ai singoli

La Regione ha stanziato sette milioni, destinatari non solo le aziende. Ciascun beneficiario potrà contare su 20mila euro

Repubblica, Torino
12 Ottobre 2010
Scarica PDF Stampa
Modifica zoom
100%

Li hanno chiamati “innovation voucher” proprio perché sono dei buoni che la Regione destinerà a chi intende fare innovazione. E non sono destinati necessariamente a imprese di una certa consistenza, ma anche a singoli ricercatori che intendono portare avanti un progetto in proprio. Il loro ammontare? Ventimila euro per ciascun beneficiario. La misura, che fa parte del Piano straordinario per l’occupazione varato a giugno, è stata deliberata ieri dalla giunta regionale, che per attuarla ha messo a disposizione sette milioni di euro provenienti dal proprio bilancio 2010. A smistarli ci penserà Finpiemonte, la società Finanziaria controllata dalla Regione, che valuterà i progetti ed erogherà i voucher in base a dei criteri ben precisi. L’agevolazione sarà infatti concessa come contributo a fondo perduto per coprire al massimo il 70 per cento dei costi del progetto di ricerca. Ma la percentuale salirà all’80 per cento nel caso in cui a presentare la domanda sia un raggruppamento di soggetti, e al 100 per cento per beneficiari con età inferiore ai 35 anni oppure con carichi di cura. Ad approfittare degli innovation vou-cher potranno essere persone fisiche, liberi professionisti, microimprese o anche Pmi, come concordato tra l’assessore allo Sviluppo economico, Massimo Giordano, le associazioni di categoria e le parti sociali, che insieme hanno anche definito le percentuali di copertura delle spese per ciascuna categoria di beneficiari. L’idea, si legge nel testo della delibera di giunta, è di «sostenere l’ideazione, lo sviluppo, la realizzazione e la diffusione in forma tutelata di idee innovative, espressione del talento di singoli individui o di piccole e medie realtà produttive».

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento