Catene da neve solo consigliate

A Milano, Como e Varese – Impossibile l’obbligo generalizzato d’inverno

Il Sole 24 Ore
9 Novembre 2010
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MILANO – Province di Milano, Como e Varese in retromarcia sull’obbligo di montare pneumatici invernali (o comunque di disporre di catene da neve a bordo) che sarebbe dovuto scattare dal 15 novembre. L’obbligo, infatti, introdotto con regolamento, è giuridicamente impossibile per interi periodi: si può imporlo solo in caso di neve ed è per questo che ora dalle tre province lombarde fanno sapere che agli agenti verranno date disposizioni affinché le sanzioni scattino soltanto in queste circostanze. È vero, infatti, che la riforma del codice della strada ha reso possibile prescrivere catene o gomme invernali per interi periodi. Ma è rimasto intatto il principio secondo cui ogni obbligo o divieto imposto dall’ente proprietario va reso noto solo attraverso la «prescritta segnaletica». Che, in questo caso, non esiste ancora: i segnali attualmente presenti nel regolamento di esecuzione del codice hanno un significato ben diverso da quello voluto dalle tre province lombarde, perché impongono di circolare avendo effettivamente montato le gomme invernali (e fin qui va bene) o le catene (il che è impossibile se non c’è neve sull’asfalto, anzi è sanzionabile con una multa di 38 euro), a partire dal punto in cui sono ubicati. I ministeri delle Infrastrutture e dell’Interno stanno studiando un nuovo segnale che invece indichi l’obbligo di avere semplicemente a bordo le catene, ma i tempi non si prospettano brevi. Questo problema è sempre esistito, ma finora non ha impedito di adottare in altre parti d’Italia (la prima fu la provincia di Genova) ordinanze come quelle lombarde in molti tratti di montagna. E quest’anno l’obbligo è stato esteso ulteriormente: per esempio, l’Anas lo sta per imporre su tutta la A3 Salerno-Reggio (prima lo circoscriveva al tratto a cavallo tra Basilicata e Calabria) e Autostrade per l’Italia sulla A16 Napoli-Canosa lo fa iniziare già in pianura, a Cerignola Ovest (fino all’anno scorso a Candela, dove effettivamente inizia il tratto appenninico).

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