Deregulation al palo senza garante

Tutela del mercato – Presentato il Rapporto annuale del Consumers’ Forum che raggruppa utenti e grandi imprese

Il Sole 24 Ore
16 Novembre 2010
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ROMA – Liberalizzazioni i-ncomplete o frenate dove manca un’Authoriy di settore. A rilanciare il tema è Consumers’ Forum, che nel rapporto annuale mette a nudo i punti deboli del mercato nei settori dell’acqua, dei trasporti e delle poste, ancora in attesa di un regolatore indipendente. Consumers’ Forum raccoglie associazioni dei consumatori e alcune tra le principali imprese italiane dei servizi. Il suo terzo rapporto annuale, curato dall’Università Roma Tre, sarà presentato oggi a Roma, alla presenza dei presidenti delle diverse Autorità. Il confronto sarà sulle attività svolte e su quelle che invece occorrerebbe garantire dopo anni di discorsi lasciati in sospeso: spicca – secondo i consumatori – «la mancanza di una soddisfacente regolazione dei servizi pubblici essenziali», a partire dall’acqua, dai trasporti, dalle comunicazioni postali, dove si paga l’assenza di un’Autorità garante. Ed è anche cronaca delle ultime settimane. Nei trasporti, infatti, la mancanza di un’Authority è stata tra i temi di scontro tra le Fs di Mauro Moretti e la Ntv di Luca di Montezemolo prossima a debuttare nel mercato dell’Alta velocità. Il presidente dell’Antitrust, Antonio Catricalà, ha proposto di inserire la creazione di un regolatore nella legge annuale sulla concorrenza, ma lo schema del provvedimento (peraltro fermo al ministero dello Sviluppo) non contiene nessuna novità. Speranze destinate a restare deluse anche per il settore postale. L’Italia deve compiere i salti mortali per rispettare la scadenza Ue sulla terza e ultima tappa di liberalizzazione, fissata per il 1° gennaio 2011. Ma, sprint a parte, l’esecutivo non è orientato ad affidare le nuove competenze a un’Authority (si era fatta avanti quella per le Comunicazioni) e dovrebbe limitarsi a istituire un’Agenzia che sarà comunque di emanazione governativa. Quanto all’acqua, è noto che l’istituzione di un’Authority indipendente (o almeno l’affidamento del settore al garante per l’energia) è uno degli ultimi passaggi attesi per completare la riforma dei servizi pubblici locali. Merita un discorso a parte la Consob, l’autorità vigilante sulla Borsa, che è senza guida dal 30 giugno, dopo diversi tentativi di sbloccare il dossier del dopo-Cardia (il favorito resterebbe ancora Giuseppe Vegas, viceministro all’Economia). Sergio Veroli, presidente di Consumerà Forum, sintetizza tutte le carenze in un concetto: «Servono Authority indipendenti e più forti per difendere i consumatori». Il rapporto mette a fuoco anche la scarsa efficacia delle Carte dei servizi (dove adottate); i punti poco chiari del settore finanziario e assicurativo (ad esempio sulle commissioni che hanno sostituito il massimo scoperto); il rischio di sovrapposizioni tra i vari garanti. Ancora più complesso è il tema dell’autonomia dei componenti delle varie Authority. Proprio domani potrebbe andare in votazione al Senato un subemendamento al disegno di legge Comunitaria 2010 presentato dai finiani Saia e Germontani che propone il rafforzamento dell’indipendenza per i me-mbri dell’Autorità per le comunicazioni. I senatori di Fli propongono anche un nuovo riparto delle competenze tra l’Agcom e il ministero dello Sviluppo economico. Il pacchetto è però in bilico, anche perché su quest’ultimo punto non ci sarebbe il parere positivo del ministero.

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