Ricette mediche solo on-line e avvio del fascicolo sanitario telematico. Dopo il certificato medico on-line, sono questi i due step su cui Renato Brunetta, ministro dell’innovazione tecnologica, preme l’acceleratore dell’e-Health. La telematizzazione della sanità potrebbe tradursi, a regime, in un risparmio di circa 12,4 mld di euro (stime Confindustria). Dalla ricetta digitale in particolare dovrebbero arrivare risparmi tra 1,8 e 2,1 mld di euro (stime tavolo sanità elettronica). Mentre il ministero dell’innovazione tecnologica calcola in 590 mln di euro il risparmio della p.a., delle imprese e dei lavoratori dai certificati di malattia via web. Sono questi i dati forniti dal ministro Renato Brunetta, ieri, durante l’audizione davanti la commissione anagrafe tributaria. Il tutto parte dal potenziamento della tessera sanitaria che consentirà la tracciatura puntuale e standardizzata dell’iter della prescrizione fino all’erogazione della prestazione medica da parte di strutture pubbliche private e private convenzionate. Attualmente per la ricetta elettronica, ha spiegato Francesco Massicci, del dipartimento della ragioneria generale dello stato, nelle regioni in cui si sta avviando il sistema, il medico stampa la ricetta cartacea dell’assistito. Con il nuovo meccanismo non ci sarà una ricetta bensì un promemoria, consegnato dal medico al paziente, da utilizzare per l’individuazione della ricetta elettronica a seconda che serva nella regione, come specialistica per erogazioni pubbliche, per i farmaci, per la specialistica degli erogatori privati e per la specialistica fuori regione. I vantaggi, per la p.a., dal pieno utilizzo della tessera sanitaria è quello di avere i dati in tempo reale. Inoltre il meccanismo consentirà al medico di conoscere, tramite un controllo diretto dei dati, se l’assistito ha esenzioni di ticket. Attualmente, secondo l’agenda della Ragioneria dello stato, l’avvio progressivo della ricetta web dovrebbe avvenire nel 2011 per Valle d’Aosta, Emilia Romagna, Abruzzo, Campania, Molise, Piemonte, Calabria e Liguria Basilicata con avvii mensili; mentre la Lombardia ha iniziato a muovere i primi passi dal primo ottobre 2010. Per le ricette elettroniche di prestazioni specialistiche erogate da erogatori pubblici, le attività sperimentali si concluderanno entro il 2011 per Lombardia, Emilia Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Valle d’Aosta e Veneto. Per le successive funzionalità (le ricette elettroniche per l’acquisto dei farmaci, per le prestazioni erogate dai privati convenzionati e fuori dal territorio regionale) è in corso, precisano dalla Ragioneria, l’avvio di definizione dello standard di riferimento. Intanto sui certificati medici on-line, il ministro Brunetta annuncia l’arrivo di una nuova circolare in cui saranno uniformati gli adempimenti dei datori di lavori pubblici e privati. Per le ricette mediche on line è stato precisato che esiste l’infrastruttura tecnologica, la stessa dei certificati di malattia, ed è stato predisposto il set di regole per la definizione degli standard. Le cose da fare restano quelle del potenziamento dei software per le farmacie, che oggi possono solo trasmettere i dati al sistema, ma non hanno la possibilità di consultare gli archivi delle ricette, nonché sarà necessario definire, normativamente, le regole di passaggio al digitale. Il presidente della Commissione, Maurizio Leo, nell’esprimere apprezzamento per lo stato di avanzamento del progetto, auspica che si possa arrivare in tempi brevi al suo completamento, anche grazie all’utilizzo dei dati in possesso dell’Amministrazione statale e che sono oggi gestiti da Sogei spa.
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