L’appuntamento è per i primi giorni di aprile. Nella piazza centrale di Melpignano, famoso soprattutto per la Notte della Taranta, si troveranno quasi tutti i 2mila e 300 residenti del piccolo centro del Leccese. Di fronte a un notaio verrà celebrata quella che l’ex sindaco Pd, Sergio Blasi, ha definito «una vera e propria rivoluzione». Lì il neo sindaco Ivan Stomeo, costituirà, primo caso in Italia, la «cooperativa di comunità». Che avrà il compito di coinvolgere l’intera comunità melpignanese nel mandare avanti buona parte dei servizi comunali. Il punto di partenza di questo esperimento tanto ardito quanto interessante sarà quello relativo alle energie rinnovabili. L’amministrazione comunale di Melpignano in questi anni ha lavorato sul progetto del «fotovoltaico diffuso sui tetti» in collaborazione con Officina Creativa e il dipartimento di Ingegneria dell’innovazione dell’Università del Salento, realizzando uno studio di fattibilità sull’idea progettuale. «Ora – afferma il primo cittadino di Melpignano – è arrivato il momento di dare attuazione al progetto e creare le condizioni per la realizzazione degli impianti». Il progetto promosso da Legacoop prevede che sui tetti delle abitazioni di Melpignano vengano installati dai 150 ai 180 impianti fotovoltaici per una potenza complessiva di 450 Kw, 3 Kw per ogni impianto. L’investimento complessivo sarà di 1,8 milioni di euro e una parte importante di questa cifra arriverà dalle agevolazioni governative, quelle non intaccate dall’ultima decisione di rimodulare gli incentivi alle fonti di energia rinnovabili (si veda l’articolo in alto). Dallo studio effettuato dal dipartimento universitario, è emerso che 180 famiglie sarebbero pronte ad accogliere sui tetti delle loro abitazioni i pannelli fotovoltaici, in cambio di energia gratis per i prossimi 20 anni. Saranno loro i primi clienti della comunità. Saranno loro ad acquistarli, a montarli, e quindi provvedere alla manutenzione ordinaria e straordinaria, ma anche avviare le pratiche per ottenere gli incentivi dal gestore dei servizi energetici (questi sì, soggetti alla spada di Damocle del provvedimento governativo). «Abbiamo fatto una simulazione – aggiunge il sindaco Stomeo -. In base alle tariffe attuali, nel caso si dovessero realizzare 150 di questi impianti la cooperativa avrà diritto a ottenere 240mila euro per venti anni, con un utile di almeno 70mila euro. Denaro che investiremo per migliorare i servizi per i cittadini di Melpignano». Un modo ingegnoso per reperire risorse comunali in un momento di vacche magre e di dispute sul federalismo comunale.
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