Coloro che hanno accumulato almeno 40 anni di contributi entro lo scorso 31 dicembre possono incassare l’assegno dall’Inps a partire dal prossimo mese. Per poter riscuotere la pensione da aprile occorre dare le dimissioni e inoltrare all’ente la relativa domanda, il tutto entro il 31 marzo. La cosiddetta finestra di primavera, dopo l’introduzione delle decorrenze programmate che da qualche tempo coinvolge anche i pensionati di vecchiaia, offre inoltre il via libera anche a coloro che hanno compiuto l’età, 60 anni le donne e 65 gli uomini, sempre entro il 31 dicembre del 2010. La finestra mobile. Quanto detto appartiene ormai al passato. Questo perché, per chi matura il diritto alla pensione a partire dal 1° gennaio 2011, per ottenere il mensile dall’Inps dovrà aspettare la bellezza di un anno. A deciderlo è stato il provvedimento relativo alla manovra economica varata la scorsa estate (legge n. 122/2010), che ha introdotto un diverso sistema per individuare i tempi del primo pagamento. Si tratta della cosiddetta finestra mobile o a scorrimento, che fissa la decorrenza del pensionamento di anzianità o di vecchiaia dopo 12 mesi, nel caso dei lavoratori dipendenti, e dopo 18 mesi, nel caso dei lavoratori autonomi. Quota 96. A partire dal 1° gennaio 2011 e fino a tutto il 2012, chi non può contare su 40 anni, dovrà infatti fare i conti con la nuova quota 96 (quota 97 i lavoratori autonomi). Per cui, il dipendente che non è riuscito a combinare 59 anni di età e 36 di contributi (oppure 60 anni e 35 di contributi) entro lo scorso dicembre, dovrà aspettare di raggiungere 96, sommando all’anzianità contributiva l’età, che non potrà comunque essere inferiore a 60 anni. Potrà quindi ottenere il pensionamento anticipato combinando 35 anni di contributi e 61 anni di età (35 e 62 gli autonomi), oppure 36 anni di contributi e 60 anni di età (36 e 61 anni gli autonomi). Una cosa importante da ricordare. Per il raggiungimento della quota, purché si sia comunque in presenza del requisito contributivo minimo di 35 anni e dell’età minima prevista, valgono anche le frazioni di anno e di contributi. Pertanto, un dipendente che il 31 marzo 2011 raggiunge l’età di 60 anni e 6 mesi e sia in possesso di un’anzianità contributiva pari a 35 anni e 6 mesi (1.846 settimane), matura i requisiti per la pensione di anzianità, trattamento che, per via della finestra mobile, potrà incassare solo dal 1° aprile del 2012.
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