Milano e Napoli tagliano le auto blu, a Roma Ronchi va a spasso con la scorta

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Italia Oggi
22 Giugno 2011
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Andrea Ronchi non ha partecipato al voto di fiducia nell’aula della Camera dei deputati sul dl sviluppo. L’ex ministro per le politiche comunitarie abbandonò l’incarico per entrare nel gruppo di Futuro e libertà ideato dal numero uno di Montecitorio Gianfranco Fini, ma ora attraversa una delicata fase di riflessione: tanto da non bocciare il provvedimento caro al governo di Silvio Berlusconi. Ma in transatlantico l’argomento più gettonato, a proposito di Ronchi, non è politico: riguarda l’auto blu, con tanto di scorta al seguito su un’altra vettura, al servizio dell’ex titolare delle Politiche comunitarie. Entrambe le ammiraglie, tra l’altro, sono nuove di zecca. E sul gruppo di angeli custodi sempre a disposizione di Ronchi le voci contrarie a queste spese, tutte dedicate alla sicurezza di un parlamentare che non ha incarichi istituzionali, non riguardano solo i componenti dell’attuale maggioranza, perché pure le forze dell’opposizione (compresi quelli di Fli: sulle pagine internet di Il futurista si sono lette numerose lamentele proprio sulle macchine a disposizione di Ronchi) lamentano il dispendio di energie delle forze dell’ordine. Un esempio positivo proviene dal neo sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, che ha deciso di tagliare le auto blu, così come il nuovo primo cittadino di Milano, Giuliano Pisapia: per l’ex magistrato partenopeo è meglio usare le biciclette, ritenute ecologiche in una città sommersa dai rifiuti (e forse gli unici mezzi in grado di scansare i cumuli di sacchetti senza restare intrappolati nel caotico traffico napoletano). Chi conosce da decenni Ronchi maligna dicendo che lui continuerà a godere del servizio di stato su quattro ruote: sottolineando che in passato non ha esercitato professioni pericolose, occupandosi di comunicazione. C’è ancora chi conserva una storica intervista di Ronchi (allora guidava l’emittente romana Teleregione) a Moana Pozzi, in una tribuna dedicata alle elezioni amministrative romane. L’attrice voleva diventare sindaco della capitale.

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