ROMA – Bene nel Lazio, sempre peggio in Campania, Calabria e Molise. Anche nel 2011, per il secondo anno consecutivo, contribuenti e imprese di Campania, Calabria e Molise continueranno infatti a pagare salato il conto del dissesto della sanità locale. A causa del mancato rispetto nel 2010 dei piani di rientro dai disavanzi di asl e ospedali, il ministero dell’Economia ha confermato ieri che anche per l’anno d’imposta 2011 nelle tre Regioni resteranno in vigore le maxi addizionali Irpef (+0,30%) e Irap (+0,15%). Un salasso totale di almeno 240 milioni, che si sommano al danno dei disservizi sanitari di Regioni dove tra l’altro sono scattati ticket e compartecipazioni per gli assistiti. Se Campania, Calabria e Molise restano nel baratro delle super tasse al livello più alto d’Italia, a uscire dal tunnel delle maxi-addizionali nel 2011 saranno invece contribuenti e imprese laziali. Sebbene ancora alle prese con un deficit superiore a 1 miliardo e con un prestito trentennale da 300 milioni l’anno da restituire, il piano di rientro del 2010 del Lazio è risultato «adeguato» dai tavoli di verifica col Governo. E le addizionali locali oltre il massimo potranno così tornare in soffitta. La graticola dei bilanci sanitari fuori controllo si conferma una doppia zavorra per le Regioni meridionali in deficit, che tra l’altro dovranno applicare i super prelievi a un’economia locale già per sé debole e in una situazione sociale sempre più precaria. Ma, come già avvenuto l’anno scorso, la tagliola delle addizionali prevista anche dal «Patto per la salute» è stata confermata in pieno dai tavoli di verifica Governo-Regioni. Nessuno sconto, insomma. In Campania il piano operativo 2010 ha registrato obiettivi «solo parzialmente completati» e un disavanzo non coperto di 248,88 milioni. In Molise la perdita non coperta è stata calcolata in 98,3 milioni. In Calabria, invece, la conferma degli automatismi fiscali è il risultato di un disavanzo cumulativamente non coperto per il 2006-2010 valutato in 1,046 miliardi, che comporterà anche il contemporaneo blocco automatico del turn over del personale sanitario fino al 2013. Da notare che se fossero in vigore le regole su premi e sanzioni collegate al federalismo fiscale, all’esame della bicameralina, a carico dei governatori per due anni consecutivi in deficit sanitario, scatterebbe il fallimento politico e la “defenestrazione”: in questo caso l’automatismo della decadenza varrebbe per il governatore del Molise, Michele Iorio, ma non ancora per Stefano Caldoro (Campania) e Giuseppe Scopelliti (Calabria), in carica da un anno. Nel confermare l’attivazione delle super addizionali anche nel 2011 per Campania, Calabria e Molise, l’Agenzia delle entrate ha intanto precisato la road map dei pagamenti. Per l’Irap la maggiorazione avrà effetto sui prossimi acconti di luglio (entro il 6) e di novembre (fine mese) di quest’anno, e si determinerà: col «metodo storico», considerando come imposta di riferimento quella determinata applicando l’aliquota del 2010 che già includeva la maggiorazione dello 0,15%; col «metodo previsionale», assumendo come imposta di riferimento quella calcolata applicando al volume della produzione previsto l’aliquota maggiorata dello 0,15. L’addizionale aggiuntiva Irpef dello 0,30%, invece, produrrà effetti solo dal 2012. Per i lavoratori dipendenti che cessano dal servizio entro l’anno, precisa ancora l’Agenzia delle entrate, i datori di lavoro dovranno trattenere col conguaglio l’importo del-l’addizionale regionale 2011, oltre a quello delle rate residue dell’addizionale 2010, applicando l’aliquota maggiorata dell’1,70 per cento.
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