Rinnovabili sulla cresta dell’onda

AGEVOLAZIONI – Stato e regioni mettono a disposizione molte agevolazioni per favorire i risparmi energetici

Italia Oggi
1 Luglio 2011
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Gli enti locali che vogliono contribuire alla produzione di energia rinnovabile o promuovere azioni di risparmio energetico possono contare su agevolazioni di natura statale o regionale. Andando ad analizzare alcuni dei bandi aperti attualmente su queste tematiche citiamo il bando gestito dal Ministero dell’ambiente denominato «Il sole a scuola», operativo su tutto il territorio nazionale che finanzia l’installazione di impianti fotovoltaici negli edifici scolastici, il bando dell’Emilia Romagna che sostiene la produzione di energia proveniente da biomassa locale e quello della Regione Toscana che ha stanziato quasi 5 milioni di euro per finanziare i comuni che installano impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili e attivano interventi di risparmio energetico. Dal Ministero dell’ambiente contributi per installare impianti fotovoltaici nelle scuole italiane. Sostenere i comuni e le province che installano impianti fotovoltaici nelle scuole, è questo l’obbiettivo del bando «Il sole a scuola» promosso dal Ministero dell’ambiente. Questo bando si aggiunge a quello relativo a «Il sole negli enti pubblici» (vedi ItaliaOggi del 3 giugno), sempre gestito dal Ministero dell’Ambiente. Ogni edificio scolastico può beneficiare di un aiuto di 10mila euro. In caso di comuni con più di 100mila abitanti o di province possono essere presentati fino a 20 progetti arrivando così a ottenere un contributo di 200 mila euro, i comuni fino a 100 mila abitanti possono presentare fino a 10 progetti, mentre i comuni al di sotto di 50 mila abitanti fino a un massimo di 5 progetti. Il contributo è diretto a sostenere le spese per l’installazione di impianti fotovoltaici di potenza compresa tra 1 KW e 20 KW negli edifici proprietà pubblica ospitanti scuole medie inferiori o superiori. Il bando è aperto a sportello fino al 1° giugno 2012, salvo esaurimento anticipato delle risorse. Al momento ci sono ancora a disposizione circa 2 milioni di euro. L’Emilia-Romagna sostiene l’utilizzo di biomasse. L’Emilia-Romagna scende in campo con un bando ad hoc per la produzione di energia da biomassa, con contributi che possono arrivare fino al 70% della spesa. L’importo massimo per singolo progetto ammonta a 500 mila euro. Le operazioni finanziabili possono essere riconducibili alla realizzazione di centrali con caldaie alimentate a cippato o a pellets; di piccole reti di teleriscaldamento o di semplice distribuzione del calore a più fabbricati a completamento delle centrali di cui sopra. Il bando in questione è quello relativo alla misura 231 azione 3 del Psr 2007/2013 «Realizzazione di impianti pubblici per la produzione di energia da biomassa locale». Il bando aperto in tutte le province, con la sola esclusione di Rimini, scade il 29 luglio 2011. Toscana: Contributi per impiego di energia verde e interventi di risparmio energetico. Fino al 31 agosto i comuni toscani possono richiedere i contributi a favore dell’installazione di impianti di produzione di energia rinnovabile e per interventi di risparmio energetico, tra cui l’installazione di impianti di pubblica illuminazione ad efficienza energetica. Ammontano a 4,8 milioni di euro le risorse a disposizione. L’entità del contributo varia in base all’intervento, per esempio in caso di installazione di impianti fotovoltaici il contributo è pari al 20%, arriva fino al 40% in caso di coibentazioni, fino al 60% nel caso di teleriscaldamenti e di installazione di sistemi di corpi illuminanti a basso consumo. Sono ammissibili le spese sostenute dal 1° aprile 2009 fino al 31 maggio 2013. Le domande vengono finanziate secondo una graduatoria che terrà conto del livello di cantierabilità e delle ripercussioni ambientali dell’investimento. I contributi vengono erogati in base al bando denominato «Programma incentivazione finanziaria in materia di produzione di energia da fonti rinnovabili nonché di ecoefficienza energetica rivolto ai Comuni», pubblicato sul Burt n. 6 del 9 febbraio 2011.

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