Arresto, fermo e reati: tutti i nodi

Il Sole 24Ore
19 Ottobre 2011
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Non è un pacchetto di leggi speciali, ma ci assomiglia molto. Misure problematiche, anche quelle già sperimentate in questi anni contro la violenza negli stadi, come l’arresto in flagranza differita e il Daspo (il divieto di accedere alle manifestazioni sportive), che ora si vorrebbero estendere alle violenze della ‘piazza’. Andare allo stadio a vedere una partita di calcio e partecipare a una manifestazione per esprimere il proprio pensiero ‐ solitamente un dissenso ‐ non sono la stessa cosa.
E una società di calcio non è paragonabile agli organizzatori, a volte spontanei, di un corteo. Certo, una legge va valutata anche per come è scritta, ma i ‘titoli’ annunciati dal ministro dell’Interno Roberto Maroni suscitano più dubbi che la certezza di aver trovato lo strumento giusto per evitare il bis di quanto accaduto a Roma sabato scorso. Dubbi che attraversano anche magistrati e poliziotti, che quegli interventi hanno in parte già sperimentato.
Delle cinque misure del pacchetto Maroni, due sono già collaudate: l’arresto in flagranza differito e il Daspo. Sono anche quelle considerate certe, nel provvedimento allo studio, a differenze delle altre tre – nuovo reato associativo per chi esercita violenza aggravata nelle manifestazioni; arresto obbligatorio per chi, in prossimità delle manifestazioni, viene trovato in possesso di veri e propri kit di guerriglia urbana; fidejussione a carico degli organizzatori per garantire il risarcimento di eventuali danni lasciati dalla piazza – ancora da discutere con gli uffici tecnici di via Arenula, che fino a ieri pomeriggio erano all’oscuro di che cosa, in concreto, Maroni avesse in mente. «Non certo le leggi speciali invocate da Antonio Di Pietro» assicurava il ministro della Giustizia Nitto Palma. Ma la sua polemica con il leader dell’Idv è sembrata anche un avvertimento al ministro dell’Interno, che il giorno prima aveva detto di essere sulla stessa linea di Di Pietro. E se è vero che, dopo l’annuncio delle misure al Senato, Palma ha dicharato: «Io e Maroni siamo perfettamente d’accordo», è anche vero che ha aggiunto: «Nessuna legge speciale, ma estendere il Daspo e l’arresto in flagranza differita anche per i manifestanti violenti». Silenzio sulle altre tre misure annunciate da Maroni.
L’arresto in flagranza differito è una misura che, secondo i penalisti, si presta ad abusi. Peraltro alcuni poliziotti osservano che spesso chi doveva essere arrestato nelle 48 ore successive si è dato alla macchia. Ancora più discutibile è il Daspo applicato a chi va a manifestare, perché il divieto di scendere in piazza ‐ sulla base anche solo di una precedente denuncia – tocca un diritto costituzionale fondamentale, la libertà di manifestare il proprio pensiero.
Di qui i dubbi di alcuni magistrati e poliziotti che pure riconoscono a questo istituto di aver avuto una certa efficacia deterrente sulle violenze negli stadi. Ma i dubbi maggiori riguardano le altre misure, a cominciare dalla fidejussione che si vorrebbe chiedere ai promotori di una manifestazione: rischia di avere un effetto dissuasivo talmente forte da incidere ancora più pesantemente sul diritto di manifestare. Come si fa a garantire che in un corteo non si inserisca un black bloc? Non ci sono strumenti per evitarlo e per evitare eventuali danni.
Un nuovo, specifico, reato associativo viene ritenuto per lo più inutile e tuttavia anch’esso pericoloso perché foriero di possibili abusi. Potrebbe consentire di colpire in blocco, criminalizzandole, realtà come i Centri sociali, non sulla base di fatti ma di un giudizio di disvalore sociale: all’indomani di una manifestazione con episodi di violenza potrebbero scattare retate e denunce di massa. Quanto all’arresto di chi viene sorpreso in prossimità della piazza con un kit «di gueriglia urbana», si toglie alla polizia la possibilità di valutare caso per caso, obbligandola invece a far scattare le manette non perché ci sono «gravi indizi di reato» o un «pericolo di fuga» ma per il fatto stesso di possedere un kit, il cui contenuto, però, non può essere descritto genericamente, ma dovrebbe essere elencato dettagliatamente. Operazione non semplice.

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