ROMA – Sempre più intenso l’impegno del mondo delle imprese contro la criminalità organizzata. Confindustria e Ance (costruttori) ieri hanno firmato un protocollo per intensificare il contrasto alle infiltrazioni della malavita. Tra i punti principali, «sostenere l’attuazione degli elenchi delle imprese operanti in settori ad alto rischio di infiltrazione criminale, le white list, da istituire presso le Prefetture». A firmare l’intesa, la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, in numero uno dell’Ance, Paolo Buzzetti, e i rispettivi responsabili dei rapporti con le istituzioni per il controllo del territorio, Antonello Montante e Vincenzo Bonifati. «In questo modo ? si legge in una nota ? Confindustria ed Ance intendono offrire alle istituzioni il proprio contributo, frutto dell’esperienza di migliaia di imprese, per bonificare il territorio e permettere alle aziende di operare in un ambiente sano e competitivo». Marcegaglia e Buzzetti puntano anche a sviluppare i contenuti del Protocollo di legalità sottoscritto da Confindustria con il ministero dell’Interno, individuando un percorso specifico per le imprese del settore delle costruzioni. Si applicherà il principio di espulsione-sospensione dal sistema associativo delle imprese condannate per reati di stampo mafioso, come previsto dalla delibera della giunta di Confindustria del 28 gennaio del 2010 e da quella dell’assemblea dell’Ance del 20 luglio 2011. Altro principio fondamentale dell’accordo è prevedere «procedure che garantiscano l’anonimato nelle denunce all’autorità giudiziaria da parte degli imprenditori vittime di reati mafiosi». Inoltre, per vigilare sull’efficacia di questa collaborazione, Confindustria e Ance costituiranno un comitato per l’attuazione dell’accordo, che si riunirà periodicamente. Soddisfatta la Marcegaglia: «È un ulteriore strumento per rafforzare l’efficacia e l’impatto delle iniziative di Confindustria a contrasto delle infiltrazioni criminali in un settore, come le costruzioni, particolarmente importante per la nostra economia». Per Buzzetti, un «passo importante, che testimonia lo sforzo e l’impegno dell’associazione e delle imprese di costruzioni ad agire in modo concreto e offrire il proprio contributo a difesa della legalità e dell’economia sana del paese».
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