Dallo Stato la tassa sulla fortuna

Prelievo aggiuntivo del 6% sulle vincite oltre i 500 euro

Italia Oggi
9 Novembre 2011
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Lo Stato imporrà una tassa anche sulla fortuna. A partire dal 1° gennaio 2012, le vincite superiori a 500 euro saranno sottoposte a un prelievo aggiuntivo del 6%. Lo ha dichiarato – confermando l’anticipazione di ItaliaOggi – il direttore generale dei Monopoli di Stato, Raffaele Ferrara, durante l’audizione in Commissione finanze alla camera, precisando che attualmente la raccolta del settore è stimata intorno ai 71-72 miliardi a fine 2011. Si tratta di un cambiamento sostanziale nell’approccio dell’Erario al gaming, visto che sin qui le uniche vincite tassate erano quelle del Lotto, sempre al 6%, e che il ministero dell’Economia ha sempre tassato le giocate «alla fonte» attraverso i concessionari. Per quanto riguarda il Superenalotto, uno dei giochi che daranno maggiore gettito, gli importi che arriveranno dal prelievo saranno distribuiti per il 90% all’Erario e per il 10% ai montepremi minori per favorire, ha detto il Dg di Aams, «anche i giocatori che non si aggiudicano i premi più alti». Secondo una simulazione di Agipronews, se la nuova tassa sulla fortuna (che non è calcolata per scommesse sportive e slot machine) fosse stata applicata alla più alta vincita di sempre in Italia, ovvero i 178 milioni al Superenalotto nell’ottobre dello scorso anno, la trattenuta sarebbe stata pari a 10,6 milioni di euro. Novità in vista anche per il settore delle slot machine, il maggior contribuente del settore con oltre 4 miliardi versati al fisco quest’anno: per quanto riguarda le Videolottery, la tassazione al 4% – inizialmente prevista solo nel 2013 – sarà anticipata al 2012, mentre dal 2013 l’imposta salirà al 4,5%. Le newslot, invece, vivono un rallentamento della crescita, in leggera controtendenza rispetto alle Videolottery: per questo il pay-out (la percentuale che torna ai giocatori sotto forma di vincita) verrà ridotto dal 75 al 74%. Inoltre, ha sottolineato Ferrara, «ora il Preu è al 12,1% ma nel 2011 scenderà di 0,3 punti, consentendo agli operatori di affrontare gli oneri finanziari derivanti dagli adeguamenti tecnologici». Dal 2013, il Preu verrà innalzato al 12,7% e dal 1° gennaio 2015 al 13%. Queste misure, ha spiegato Ferrara, consentiranno di assicurare i due terzi di quanto previsto dalla Manovra bis, che prevede entrate per 1,5 miliardi all’anno a partire dal 2012 per tre anni. La parte restante, invece, arriverà dalle accise sui tabacchi. Per quanto riguarda la tempistica relativa alla trasformazione di Aams in agenzia dei Monopoli, il direttore generale di Aams si augura che il passaggio «avvenga entro il 1° gennaio 2012», ma «se dovesse essere anticipato al 1° dicembre sarebbe ancora meglio: avremmo un mese in più per organizzarci», ha spiegato a margine dell’audizione in Commissione finanze alla camera. Il termine entro il quale la Commissione finanze della camera avrebbe dovuto esprimere il proprio parere sullo schema di decreto – originariamente previsto per il 7 novembre – era stato prorogato di 10 giorni proprio per consentire l’audizione del direttore di Aams.

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