Rinvio dei bilanci per i comuni e le province

Conferenza Stato-Città. Tre mesi in più

Il Sole 24 Ore
22 Dicembre 2011
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Rinvio del termine per presentare i bilanci preventivi di Comuni e Pro-vince al 31 marzo 2012, mini-sconto per gli enti fra 5mila e 10mila abitanti sul Patto di stabilità di quest’anno e prima discus-sione dei nodi sollevati dal-l’Imu ridisegnata dal decreto «salva-Italia». Sono gli in-gredienti principali del me-nu offerto oggi sui tavoli della Conferenza Stato-Città. Salvo soprese dell’ul-ti-m’ora, l’incontro dovrebbe rendere ufficiale il Dm del Viminale con il rinvio di tre mesi del termine entro cui sindaci e presidenti di Pro-vincia dovranno presentare i bilanci preventivi del 2012 (si veda anche «Il Sole 24 Ore» del 19 dicembre). An-che quest’anno, insomma, la legge che impone di chiude-re i preventivi entro la fine dell’anno precedente è de-stinata a restare confinata nella teoria, in cui è relegata dall’ondata di novità che continua ad arrivare a ogni fine d’anno, nonostante l’an-ticipo dei calendari “ufficia-li” delle manovre all’euro-pea, e che concederebbe po-chi giorni a Comuni e Pro-vince per chiudere i conti. Quest’anno, tra l’altro, la de-finizione puntuale dei bilan-ci è resa tecnicamente im-possibile anche dalla man-cata definizione delle moda-lità di distribuzione del fon-do di riequilibrio. Il decreto in materia, secondo i calen-dari circolati in maniera uf-ficiosa negli uffici governa-tivi, dovrebbe essere varato intorno al 20 gennaio, anche perché nel frattempo occor-re fare i conti con le novità portate dalla manovra Mon-ti: il decreto che attende la conversione definitiva a Pa-lazzo Madama, infatti, ta-glia di 1,45 miliardi il fondo di riequilibrio, fa confluire nel fondo anche la compar-tecipazione Iva che nel 2011 è stata distribuita in termini pro capite su base regionale, e stabilisce per ogni ente una riduzione modulata in base al gettito dell’Imu, per garantire l’ap-plicazione delle clausole di salvaguardia che dovrebbe-ro evitare perdite di entrate agli enti locali. In realtà, la partita appare ancora lonta-na da una definizione: nella Conferenza di oggi, infatti, si tornerà a parlare anche della condivisione fra Co-muni e amministrazione fi-nanziaria dei database sulle basi imponibili dell’Imu, perché i sindaci temono che il gettito dell’imposta muni-cipale stimato dalla mano-vra sia troppo elevato, con il rischio che l’attuazione del nuovo sistema (con tanto di divisione a metà fra Stato e Comuni dell’Imu sugli im-mobili diversi dalla prima casa) apra nuovi buchi nei conti dei sindaci. Nel pac-chetto dei provvedimenti sui tavoli della conferenza fini-sce anche un mini-sconto sul Patto di stabilità 2011 per i Comuni fra 5mila e 10mila abitanti. In pratica, a questi enti l’obiettivo di quest’anno non può chiedere più del 5,14% della spesa corrente, invece del 5,4% previsto dalle regole fissate lo scorso anno. Entro la fine di dicembre, inoltre, do-vrebbe vedere la luce il provvedimento attuativo delle nuove regole sulla nomina dei revisori dei con-ti, scelti per estrazione in base alla “riforma” scritta nella manovra-bis di Ferra-gosto.

I PROVVEDIMENTI

01| BILANCI PREVENTIVI
Previsto un rinvio al 31 marzo del termine ordinario del 31 dicembre per l’approvazione dei bilanci preventivi di Comu-ni e Province
02| SCONTO SUL PATTO
In arrivo un mini-sconto per il Patto di stabilità 2011 dei Comuni fra 5mila e 10mila abitanti. Lo sconto, reso possibile dalle risorse liberate dalla riforma delle sanzioni per chi sfora, abbasserà (probabilmente al 5,14%) l’obiettivo massimo di bilancio in rapporto alle spese correnti
03| DISCIPLINA IMU
Gli amministratori locali chiedono la condivisione dei database dell’amministrazione finanziaria sulle basi imponibili, perché sovrastime del gettito determinerebbero buchi di risorse per gli enti locali
04| REVISORI
Previsto entro fine anno il decreto con le nuove modalità di nomina dei revisori dei conti di Comuni e Province

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