I problemi interpretativi dell’Imu, quelli relativi alla tassazione della famiglia come tutti gli altri che saranno di volta in volta segnalati, derivano soprattutto dall’incerta scrittura normativa. L’Imu 2012 rappresenta un complicato puzzle di tre discipline legislative: quella dell’Imu sperimentale, dell’Imu ordinaria e dell’Ici. Non c’è, quindi, un chiaro tessuto normativo al quale fare riferimento, se non altro, per una visione d’insieme.
Tra le varie incongruenze, spicca, ad esempio, il fatto che la definizione dell’oggetto del tributo (fabbricati, aree fabbricabili e terreni agricoli) è stata inserita solo con la manovra Monti, mentre avrebbe dovuto risiedere nella norma istitutiva dell’imposta. E, ancora, non è affatto chiaro cosa vi sia di sperimentale nell’Imu 2012, rispetto al tributo a regime, a parte, si spera, la rivalutazione dei coefficienti di moltiplicazione. Quali regole sono sospese e quali eccezionalmente applicate? Un tale modo di legiferare può essere tollerato (con molta fatica) solo in una situazione di emergenza.
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