I sindaci: ora serve chiarezza, pronti a restituire le deleghe

Delrio, presidente dell’Anci: «Tante responsabilità ma poca autonomia»

La Stampa
8 Febbraio 2012
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ROMA «E’ giunto il momento di un chiarimento urgente e serio delle competenze in materia di Protezione civile»: in caso contrario, i sindaci sono pronti a riconsegnare la delega in materia. Dopo il botta e risposta dei giorni scorsi tra il sindaco di Roma Alemanno e il capo della Protezione civile Gabrielli, a prendere le difese dei primi cittadini con «responsabilità tante ma autonomia zero» interviene l’Anci, l’Associazione dei Comuni italiani, per bocca del suo presidente, Graziano Delrio. «I sindaci sono ancora una volta soli alle prese con l’emergenza neve», scrive in una nota Delrio, a capo della giunta di Reggio Emilia. Non si pensi, spiega, che il sindaco sia «il dominus di tutti gli interventi di emergenza nel proprio territorio», al contrario: «Se ci fosse bisogno di far intervenire i Vigili del fuoco, il sindaco deve avanzare una richiesta alla Prefettura; se fosse necessario l’intervento della Protezione civile, si deve rivolgere al coordinamento regionale o provinciale della stessa, che provvede all’attivazione delle procedure». In tutto questo, insorge il presidente dell’Anci, «l’esercito pretende che i Comuni firmino un contratto preventivo con l’impegno a pagare gli eventuali militari utilizzati come spalatori»: ma la buona notizia è che ieri il governo ha stabilito come l’intervento dell’esercito non dovrà più essere a titolo oneroso per i Comuni. «Non si può pensare che il sindaco sia responsabile di tutto, anche penalmente, ma senza poter disporre di alcunché», ammonisce Delrio, per cui «bisogna che sia chiaro dove inizia e dove finisce il ruolo dei sindaci: senza una certezza di questo tipo, a noi sindaci non resta altro che riconsegnare la delega in materia nelle mani dei prefetti». «Perfettamente d’accordo», esulta Alemanno, da giorni al centro delle polemiche, «i comuni non possono continuare a essere da un lato la prima linea della Protezione civile e dall’altro il capro espiatorio di tutti i disservizi che si registrano quando si verificano calamità naturali». Ma oltre alle competenze, in molti centri italiani messi alla prova dal maltempoè prioritario anche un altro problema, quello economico: i piccoli Comuni di Anci Toscana ieri hanno chiesto aiuto alla Regione per fronteggiare spese urgenti come l’acquisto del sale o la riparazione dei danni alle infrastrutture comunali.

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