«I sindaci sono stati lasciati ancora una volta soli alle prese con l’emergenza neve – continua il presidente dell’Anci – e sono ancora più preoccupati per il possibile avvicinarsi di un’altra ondata di maltempo». Delrio sottolinea che l’attuale ripartizione delle competenze «farebbe pensare che il sindaco sia un po’ il “dominus” di tutti gli interventi di emergenza nel proprio territorio. E invece la situazione è questa: se ci fosse bisogno di far intervenire i Vigili del Fuoco il sindaco deve avanzare una richiesta alla Prefettura; se fosse necessario l’intervento della Protezione Civile si deve rivolgere al coordinamento regionale o provinciale. Insomma, responsabilità tante ma autonomia zero». E soprattutto, zero risorse: «Per questa funzione esercitata dal sindaco, non riceve nemmeno un euro. Mentre invece, come apprendiamo, l’Esercito pretende che i Comuni firmino un contratto preventivo con l’impegno a pagare i mezzi e i militari utilizzati come spalatori nell’emergenza. È assurdo. Non si può pensare che il sindaco sia responsabile di tutto, anche penalmente, senza poter disporre di alcunchè». Delrio si fa promotore di una proposta concreta: «Se è necessario intervenire su strutture o alberi da mettere in sicurezza dopo le nevicate e il gelo di questi giorni, noi procederemo. Perchè la sicurezza dei cittadini è una priorità assoluta. Perciò proporrò al consiglio nazionale dell’Associazione di considerare di violare il Patto di stabilità sugli interventi che riguardano la sicurezza dei cittadini». Dichiarazioni che di fatto rappresentano una sponda importante alla posizione di Alemanno. Che non a caso ha apprezzato Delrio sostenendo che i sindaci non possono essere «il capro espiatorio di tutti i disservizi che si registrano quando si verificano calamità naturali».
«Lasciati da soli nell’emergenza»
Il presidente Delrio «Chiarimento sulle competenze altrimenti i sindaci sono pronti a rimettere le deleghe sulla Protezione civile»
Il Tempo«I sindaci sono stati lasciati ancora una volta soli alle prese con l’emergenza neve – continua il presidente dell’Anci – e sono ancora più preoccupati per il possibile avvicinarsi di un’altra ondata di maltempo». Delrio sottolinea che l’attuale ripartizione delle competenze «farebbe pensare che il sindaco sia un po’ il “dominus” di tutti gli interventi di emergenza nel proprio territorio. E invece la situazione è questa: se ci fosse bisogno di far intervenire i Vigili del Fuoco il sindaco deve avanzare una richiesta alla Prefettura; se fosse necessario l’intervento della Protezione Civile si deve rivolgere al coordinamento regionale o provinciale. Insomma, responsabilità tante ma autonomia zero». E soprattutto, zero risorse: «Per questa funzione esercitata dal sindaco, non riceve nemmeno un euro. Mentre invece, come apprendiamo, l’Esercito pretende che i Comuni firmino un contratto preventivo con l’impegno a pagare i mezzi e i militari utilizzati come spalatori nell’emergenza. È assurdo. Non si può pensare che il sindaco sia responsabile di tutto, anche penalmente, senza poter disporre di alcunchè». Delrio si fa promotore di una proposta concreta: «Se è necessario intervenire su strutture o alberi da mettere in sicurezza dopo le nevicate e il gelo di questi giorni, noi procederemo. Perchè la sicurezza dei cittadini è una priorità assoluta. Perciò proporrò al consiglio nazionale dell’Associazione di considerare di violare il Patto di stabilità sugli interventi che riguardano la sicurezza dei cittadini». Dichiarazioni che di fatto rappresentano una sponda importante alla posizione di Alemanno. Che non a caso ha apprezzato Delrio sostenendo che i sindaci non possono essere «il capro espiatorio di tutti i disservizi che si registrano quando si verificano calamità naturali».
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