Il punto nuovo è che nel Pdl si sta valutando seriamente il doppio turno alla francese. Doppio turno rilanciato con forza dal Pd di Pier Luigi Bersani dopo le comunali e sul quale ha aperto a sorpresa nel week end anche il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini, seppellendo in questo modo il modello tedesco assieme ai resti del Terzo Polo. Lo stesso Berlusconi, da Bruxelles, ha annunciato ieri che tra qualche giorno Alfano proporrà «un rinnovamento dell’assetto istituzionale». Che dovrebbe essere appunto il doppio turno accompagnato dall’elezione diretta del capo dell’esecutivo, come da giorni ripete il berlusconiano doc Osvaldo Napoli. Insomma, un vero e proprio presidenzialismo.
La domanda è: una modifica della Carta così complessa è possibile in pochi mesi? Lo esclude Violante, che propone piuttosto di approvare intanto riduzione dei parlamentari e doppio turno e predisporre per la prossima legislatura una «commissione redigente esterna» per introdurre il presidenzialismo. E che ci sia il tempo per fare il presidenzialismo lo esclude anche Napoli. «Intanto è una proposta politica forte – dice – e un progetto per il futuro». Ma questa del presidenzialismo non è una scusa per far saltare il tavolo e tornare a votare col Porcellum? Napoli assicura che questa volta il Cavaliere la riforma elettorale la vuole fare. Vedremo a breve.
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