Il processo per i nuovi affidamenti dei servizi pubblici locali è partito, ma i ritardi nell’emanazione di alcuni decreti attuativi rischiano di rendere impossibile il rispetto delle scadenze nel corso per 2012, per l’attribuzione dei diritti di esclusiva e in relazione alla cessione delle gestioni esistenti.
Il 31 maggio era l’ultima data utile per i Comuni che volevano definire proposte per Ato con dimensionamento diverso da quello provinciale, da presentare alle Regioni per la revisione di ambiti e bacini per i servizi a rete, che dovrà essere adottata entro il 30 giugno di quest’anno.
Lo sviluppo di questa fase, strategica per servizi come il ciclo integrato dei rifiuti, è stato però fortemente penalizzato dalla mancanza di un riferimento certo per la verifica istruttoria che gli enti locali devono fare sull’attribuzione dei diritti di esclusiva: le particolarità rilevabili in un Ato possono infatti risultare decisive per orientare gli enti affidanti sull’opzione della gestione unitaria.
Il decreto ministeriale che doveva essere adottato entro il 31 marzo è, invece, ancora in itinere (dopo un passaggio nella Conferenza unificata del 19 aprile, al quale non ha avuto seguito la produzione di un nuovo testo ufficiale) e il ritardo compromette l’avvio dei processi di affidamento entro l’anno.
Come rilevato da Federutility (si veda anche il grafico a fianco) la mancanza del decreto ministeriale e, quindi, l’assenza di parametri certi per la definizione della delibera-quadro, incidono sulla possibilità degli enti affidanti di rispettare la prima scadenza fondamentale, individuata nella data del 13 agosto 2012, entro la quale dovranno trasmettere all’Antitrust l’istruttoria complessiva sui servizi pubblici liberalizzabili o riconducibili a un unico gestore.
La situazione rischia di condurre a una corsa contro il tempo, ma, soprattutto, di produrre il congestionamento del l’Authority per i troppi pareri da rendere. L’autorità, una volta investita della richiesta di parere, deve rendere la sua valutazione entro 60 giorni, con una proiezione che permetterebbe agli enti affidanti di avere solo alla metà di ottobre (nella migliore e più teorica delle ipotesi) il quadro di analisi dei servizi da liberalizzare e di quelli da affidare in base al l’articolo 4 della legge 148/2011, per poter definire la delibera-quadro.
Il passaggio è, peraltro, obbligatorio per poter procedere almeno all’avvio dei nuovi affidamenti entro la prima scadenza del 31 dicembre 2012, prevista per gli affidamenti in house non più compatibili con i riferimenti normativi.
Lo slittamento della verifica istruttoria per l’attribuzione dei diritti di esclusiva renderebbe impossibile il rispetto della tempistica prevista per il periodo transitorio, mentre l’ipotesi di un meccanismo di silenzio-assenso rispetto al parere dell’Agcm rischierebbe di vanificare il significato stesso della verifica.
Il decreto ministeriale, inoltre, dovrebbe risolvere alcuni punti oscuri del quadro normativo generale, primo tra tutti lo scioglimento del dubbio circa la necessità o meno che la verifica per l’attribuzione dei diritti di esclusiva debba essere fatta anche in relazione agli affidamenti in house (compresi quelli alle potenziali società uniche d’ambito). Oltre al Dm sulla delibera-quadro mancano, tuttavia, altri decreti attuativi di norme cruciali per il sistema dei servizi pubblici locali.
Il più rilevante è senza dubbio quello che deve definire i criteri per l’applicazione del Patto di stabilità alle società in house, previsto sia dall’articolo 18 della legge 133/2008 sia dallo stesso articolo 4 della legge 148/2011. Altrettanto critica risulta la mancata adozione, ad oggi, del decreto per l’assoggettamento al Patto di stabilità delle aziende speciali.
Il calendario a rischio
Le date previste in origine per i provvedimenti e i soggetti interessati
30/03/2012
Servizi pubblici locali, tranne idrico, gas ed energia
Decreto ministeriale con schema di delibera-quadro per gli enti locali sulla “attribuzione di diritti in esclusiva”
30/05/2012
Tutti i servizi pubblici locali
Scadenza per proposta da parte dei Comuni di eventuali sub-ambiti da presentare alle Regioni.
È prevista una clausola di salvezza per deroghe dimensionali relative ai diversi servizi
30/06/2012
Tutti i servizi pubblici locali
Scadenza per Regioni e Province autonome per l’individuazione degli ato o bacini territoriali ottimali (non inferiori al territorio provinciale).
Il governo eserciterà poteri sostitutivi in caso di inadempienza
13/08/2012
Servizi pubblici locali, tranne idrico, gas ed energia
Scadenza per l’invio all’Autorità garante della concorrenza e del mercato da parte dei Comuni della delibera-quadro per la “attribuzione di diritti in esclusiva”. Entro 60 giorni l’Autorità dovrà fornire il parere obbligatorio (ma non vincolante). Voto da parte del Comune della delibera-quadro entro 30 giorni dalla data del parere
30/10/2012
Tutti i servizi pubblici locali
Varo decreto ministeriale per la definizione dei criteri di assoggettamento delle aziende speciali al Patto di stabilità
31/12/2012
Servizi pubblici locali, tranne idrico
Scadenza per la dismissione delle partecipazioni azionarie degli enti locali in società di servizi pubblici locali come condizione all’accesso al Fondo infrastrutturale per l’anno 2013 (250 milioni).
Tali fondi potranno essere investiti in deroga al Patto di stabilità.
Servizi pubblici locali, tranne idrico, gas ed energia
Scadenza degli affidamenti in house a società pubbliche.
Deroga: proroga di 3 anni nel caso di costituzione di un unico gestore per l’intero ambito. Obbligo di liquidazione o cessione di quote di società partecipate per i Comuni con popolazione inferiore ai 30 mila abitanti.
Nel caso gli ultimi 3 bilanci di esercizio si siano chiusi in attivo, è previsto l’esonero. Per i Comuni con popolazione tra i 30 mila e i 50 mila abitanti è ammessa la partecipazione azionaria, ma in una sola azienda
01/01/2013
Tutti i servizi pubblici locali
Avvio dell’obbligo di soggezione al Patto di stabilità per aziende speciali (al pari di enti pubblici)
31/03/2013
Servizi pubblici locali, tranne idrico, gas ed energia
Scadenza degli affidamenti a società miste nelle quali il socio privato non sia stato scelto con una “gara a doppio oggetto”: socio con partecipazione non inferiore al 40% e individuazione di compiti operativi
30/06/2013
Servizi pubblici locali, tranne idrico, gas ed energia
Scadenza degli affidamenti a società quotate in Borsa qualora l’ente locale non dismetta almeno il 40% della quota azionaria
31/12/2013
Servizi pubblici locali, tranne idrico
Scadenza per la dismissione delle partecipazioni azionarie degli enti locali n società di servizi pubblici locali come condizione all’accesso al Fondo infrastrutturale per l’anno 2014 (250 milioni).
Tali fondi potranno essere investiti in deroga al Patto di stabilità.
31/12/2015
Servizi pubblici locali, tranne idrico, gas ed energia
Scadenza degli affidamenti a società quotate in Borsa qualora l’ente locale non dismetta almeno il 30% della quota azionaria
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento