Diventano operativi i cambi di residenza e le comunicazioni sullo stato civile in tempo reale. Il regolamento attuativo del decreto legge sulle semplificazioni (Dl 5/2012) introdotte dal Governo a inizio anno in materia di anagrafe, infatti, approda al Consiglio dei ministri di oggi per il via libera definitivo.
Il provvedimento all’esame, che si compone di un articolo unico, recepisce alcune delle modifiche chieste dal Consiglio di Stato rispetto al testo approvato dal Cdm in via preliminare il 13 aprile scorso. Rispetto al testo di aprile, ad esempio, è stata cancellata la previsione iniziale che concedeva al sindaco la possibilità di delegare e revocare, in tutto o in parte, le funzioni di ufficiale di anagrafe, oltre che a un assessore, al segretario comunale e al personale di ruolo idoneo del Comune, anche al personale di ruolo ritenuto idoneo dei comuni con i quali è stata costituita un forma associativa ovvero dell’unione dei comuni. Secondo il Consiglio di Stato, infatti, questa semplificazione della procedura non era tra quelle previste dalla norma del Dl semplificazioni da attuare (articolo 5, comma 5).
Il regolamento attuativo di oggi riscrive integralmente l’articolo 18 del regolamento anagrafico (come chiesto espressamente dai giudici di Palazzo Spada) prevedendo che la registrazione delle dichiarazioni anagrafiche debba avvenire entro due giorni lavorativi successivi alla loro presentazione e che gli effetti giuridici delle dichiarazioni anagrafiche e delle relative cancellazioni decorrano dalla data della dichiarazione. E aggiungendo l’articolo 18-bis, sempre al regolamento anagrafico, se nei 45 giorni successivi alle dichiarazioni rese dai cittadini l’amministrazione comunale non fornisce una comunicazione preventiva di rigetto, scatterà il silenzio assenso e quanto dichiarato sarà considerato conforme alla situazione presente al momento della dichiarazione fornita dagli interessati. Se invece l’accertamento sulle posizioni dichiarate dal cittadino dia esito negativo il Comune dovrà provvedere direttamente al ripristino della posizione anagrafica presente al momento della ricezione della dichiarazione.
Anche le modifiche dello stato civile dovranno avvenire in tempo reale. Questa volta il Dpr oggi all’esame del Cdm, modificando l’articolo 17 del regolamento anagrafico, riduce da tre a due giorni lavorativi l’operatività delle comunicazioni dello stato civile.
Sulle modalità di effettuazione delle dichiarazioni anagrafiche viene previsto che il comune pubblichi sul proprio sito istituzionale gli indirizzi, anche di posta elettronica, ai quali dovranno essere inviate le dichiarazioni. E come prevede la norma primaria del Dl semplificazioni le dichiarazioni anagrafiche dovranno essere sottoscritte di fronte all’ufficiale d’anagrafe ovvero inviate al comune competente corredate da tutta la documentazione necessaria. Sarà lo stesso ufficiale d’anagrafe a fornire la comunicazione di avvio del procedimento nei confronti dei cittadini interessati. Una misura, questa, introdotta per garantire le persone, diverse dai dichiaranti, interessate al procedimento. La stessa comunicazione di avvio del procedimento, inoltre, avrà valore anche come ricevuta della domanda di iscrizione.
Riscritta anche la procedura per i cambi di residenza dei cittadini provenienti dall’estero. In particolare con il decreto attuativo viene eliminato il riferimento all’invio – da parte del Comune di iscrizione al Comune di precedente iscrizione – della pratica migratoria.
Infine, come prevedeva il Dl n. 5, dalle procedure semplificate in materia di anagrafe rese operative dal decreto attuativo non dovranno scaturire maggiori oneri per la finanza pubblica.
Le regole
01 | ANAGRAFE
Il regolamento oggi all’esame del Governo riscrive integralmente l’articolo 18 del regolamento anagrafico prevedendo che la registrazione delle dichiarazioni anagrafiche debba avvenire entro due giorni lavorativi successivi alla loro presentazione. Gli effetti giuridici delle dichiarazioni anagrafiche e delle cancellazioni decorreranno dalla data della dichiarazione.
02 | STATO CIVILE
Anche le modifiche dello stato civile dovranno avvenire in tempo reale. Il Dpr che sarà varato oggi riduce da tre a due giorni lavorativi l’operatività delle comunicazioni dello stato civile
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