Niente da fare: anche per il 2012 i contribuenti di Campania, Calabria e Molise dovranno fare i conti con le super-aliquote dell’Irap e dell’addizionale regionale Irpef, perché il deficit in eccesso nei sistemi sanitari delle loro regioni non ammette distrazioni. La conferma è arrivata ieri dal ministero dell’Economia, con il comunicato diventato ormai sinistramente tradizionale che disciplina le richieste extra ai contribuenti che vivono nei territori più in difficoltà.
La decisione ufficializzata da Via XX Settembre è il frutto delle analisi condotte al tavolo tecnico per la verifica sui conti sanitari e al Comitato permanente sui livelli minimi dell’assistenza (i risultati erano stati anticipati sul Sole 24 Ore del 29 maggio scorso). I numeri più importanti fra le tre Regioni nel mirino sono quelli mostrati dalla Campania (il Lazio è uscito dal “gruppo di testa” lo scorso anno), con 332 milioni di disavanzo al netto delle addizionali, ma in rapporto alle dimensioni è il piccolo Molise a denunciare la condizione peggiore, con un disavanzo da 67 milioni coperto solo per un terzo dall’extra-sforzo fiscale.
In ogni caso, nelle tre Regioni l’aliquota “ordinaria” dell’Irap rimane anche per quest’anno d’imposta al livello record del 4,97 per cento, mentre l’addizionale Irpef gonfiata anche dal l’aumento lineare deciso con il «Salva-Italia» chiederà il 2,03 per cento. Tradotto in pratica, l’Irap di Campania, Calabria e Molise continuerà a chiedere alle circa 450mila imprese interessate (l’11% del totale) il 27% in più di quello che accade nelle Regioni senza problemi eccessivi con i conti della sanità, mentre l’addizionale Irpef presenterà ai 4,6 milioni di contribuenti delle tre Regioni il 65% in più dell’aliquota base: un reddito da 15mila euro in Lombardia, di conseguenza, l’anno prossimo (sui redditi 2012) dovrà versare 184,5 euro, mentre lo stesso reddito in una delle tre Regioni con le super-aliquote imporrà un pagamento di 304,5 euro.
Dal punto di vista procedurale, le regole sono quelle ormai consuete. Per l’Irap, la conferma della maggiorazione si sentirà all’acconto di novembre, che di conseguenza non si alleggerisce rispetto a quello sopportato lo scorso anno: l’acconto potrà essere determinato con il metodo storico, confermando quindi l’imposta versata nel novembre 2011, o con quello previsionale, applicando l’aliquota maggiorata al valore della produzione previsto. Nel caso dell’addizionale regionale dell’imposta sui redditi invece, il versamento avverrà nel 2013, con l’eccezione dei lavoratori che chiudono il loro rapporto nel corso di quest’anno: nel loro caso i datori di lavoratori dovranno trattenere le somme in sede di conguaglio applicando l’aliquota del 2,03 per cento.
Cause ed effetti
01|LE MISURE
Le super-aliquote di Irap e addizionale Irpef scattano nelle Regioni con i disavanzi sanitari più alti: nel caso di Campania, Calabria e Molise la misura raggiunge il massimo, chiedendo il 4,97% di Irap e il 2,03%
di addizionale regionale Irpef (da quest’anno va infatti calcolato anche l’effetto dell’innalzamento lineare dello 0,33%
deciso per tutti dal «Salva-Italia»)
02|L’EFFETTO
Nelle tre Regioni colpite
le super-aliquote determinano un incremento del 27% rispetto all’aliquota ordinaria dell’Irap, e
del 65% rispetto a quella base dell’addizionale Irpef. La misura era già prevista per lo scorso anno
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