Qualcosa (non poco) c’è già: ad esempio i nuovi incentivi sull’efficienza energetica degli edifici che estendono i rimborsi fiscali agli impianti per la generazione “verde”. Ma si farà di più. Partendo dalla nuova delega fiscale, ha precisato Corrado Clini discutendo con il collega inglese dell’energia e il clima, Gregory Barker, delle nuove possibili alleanze tra i due Paesi sull’economia verde. L’Inghilterra riconosce all’Italia ottime competenze tecnologiche e una normativa comunque attenta alle nuove opportunità.
Ecco dunque in arrivo, qui da noi, sgravi e rimborsi fiscali ben mirati e ben distribuiti, che potrebbero rendere gli investimenti nell’energia verde, oltre che sull’efficienza energetica (una vera “miniera” ambientale ed economica, come certificano autorevoli analisi), addirittura più convenienti di quelli finora garantiti dai sussidi diretti.
«Abbiamo un sistema fiscale molto concentrato sulla tassazione del lavoro e poco sull’uso delle risorse. Nella delega fiscale all’articolo 15 abbiamo inserito il tema per spostare la fiscalità dal lavoro all’uso delle risorse. L’idea è quella di un sistema di tassazione e incentivi per l’ambiente finalizzati a ottenere questo spostamento», puntualizza Clini.
E già questo venerdì – fa sapere il ministro – il Consiglio dei ministri esaminerà l’introduzione del credito di imposta per gli investimenti privati e pubblici (si veda Il Sole 24 Ore di ieri), dedicando un’attenzione particolare proprio alle opere che riguardano la green economy.
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