Una procedura unica e un solo “referente” al ministero dell’Ambiente. Il nuovo percorso per avviare la “standardizzazione” della Valutazione d’impatto ambientale (Via) è stato già messo nero su bianco dai tecnici del ministro della Pubblica amministrazione, Filippo Patroni Griffi. E si accinge a diventare uno dei pilastri della “fase 2” delle semplificazioni amministrative, alla quale i tecnici di palazzo Vidoni hanno lavorato in collaborazione con quelli del ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera. Il nuovo pacchetto scatterà entro fine mese (si veda Il Sole 24 Ore del 16 settembre). Resta da decidere il veicolo legislativo da adottare per mettere in moto la nuova ondata di sburocratizzazioni. Due le ipotesi sul tavolo: un solo decreto in cui far confluire anche le nuove misure per lo sviluppo congegnate da Passera; un doppio provvedimento (con un testo ad hoc per le semplificazioni).
Con la nuova Via le imprese non dovranno più passare per due distinti uffici del ministero dell’Ambiente come accade attualmente: direzione generale per le valutazioni ambientali e direzione generale per la protezione della natura e del mare. Un’unica struttura, dunque, per una sola procedura. E anche le Regioni, che a livello territoriale gestiscono autonomamente la Via di loro competenza, potranno (non sarà un obbligo) uniformarsi a questa procedura semplificata. L’omogeneizzazione tra Via regionale e nazionale rapresenterebbe il completamento del processo di standardizzazione della Via per la quale si punta anche a eliminare l’obbligo di pubblicazione sulla «Gazzetta ufficiale» limitando la pubblicità della procedura ai siti Internet delle amministrazioni coinvolte. Parallelamente scatterà anche la velocizzazione e lo snellimento dell’Aia (Autorizzazione integrata ambientale).
La nuova Via rappresenta la seconda tessera del puzzle ideato a palazzo Vidoni per velocizzare il più possibile le procedure burocratiche collegate al rilascio alle imprese di autorizzazioni di tipo “ambientale”. Il primo tassello è costituito dalla nuova autorizzazione unica ambientale. E su questo fronte il ministero della Pa ha chiuso l’operazione con il varo la scorsa settimana del relativo provvedimento di attuazione. La terza tessera è quella del rafforzamento dello sportello unico per l’edilizia, previsto dal primo decreto sviluppo, per il quale palazzo Vidoni conta di definire entro settembre tutte le misure attuative.
Ultime limature, intanto, per il pacchetto in preparazione allo Sviluppo economico. Restano centrali i capitoli su start up, credito di imposta per le nuove infrastrutture, attrazione degli investimenti esteri mediante l’attivazione di un “Desk Italia”, agenda digitale (si veda Il Sole 24 Ore del 12 settembre). Sulla digitalizzazione del Paese sarà determinante il ruolo dell’Agenzia nazionale, per il cui ruolo di direttore generale Palazzo Chigi ha pubblicato ieri l’Avviso per la selezione pubblica.
Tornando al decreto, scatterà una corsia preferenziale per i contratti di rete «che prevedono una maggior presenza sui mercati internazionali, anche attraverso l’utilizzo degli strumenti di commercio elettronico». Questa tipologia di contratti avrà priorità tra i criteri di asseverazione dei programmi che beneficiano di agevolazioni fiscali sulla base del decreto 78 del 2010. Nel fitto capitolo dell’agenda digitale, spunta anche la costituzione di un Indice nazionale degli indirizzi di posta elettronica certificata delle imprese e dei professionisti. Conterrà gli «elenchi di indirizzi Pec costituiti presso il registro delle imprese e gli ordini o collegi professionali», compresi quelli (ed è un’altra novità delle bozze) che dovranno essere attivati dalle imprese individuali. Nasce inoltre il «domicilio digitale» del cittadino. La bozza prevede che «è facoltà di ogni cittadino indicare alla pubblica amministrazione un proprio indirizzo di posta elettronica certificata», da inserire nell’Anagrafe nazionale della popolazione residente. A decorrere dal 1° gennaio 2013 le amministrazioni pubbliche e i gestori di servizi pubblici «comunicano con il cittadino esclusivamente tramite il domicilio digitale dallo stesso dichiarato».
Il pacchetto sviluppo-semplificazioni
«VIA» SEMPLIFICATA
Arriva la procedura unica
Per la valutazione d’impatto ambientale prevista una procedura unica e un solo ufficio di riferimento al ministero dell’Ambiente: eliminato il doppio passaggio alla direzione per le Valutazioni ambientali e quella per la Protezione della natura
BENI VINCOLATI
Interventi più facili
Dovrebbe essere eliminato il silenzio-rifiuto dei Comuni sul permesso di costruire per i beni vincolati. Probabile anche la cancellazione dell’obbligo per i sindaci di indire la Conferenza dei servizi in assenza del parere delle soprintendenze
CONTRIBUTI A RATE
Riduzione degli interessi
Per chi paga contributi a rate si punta a ridurre da 6 a 2 punti la maggiorazione prevista per la rateizzazione fino a 24 mesi e a 3 punti per piani superiori a due anni. Per il Governo si anticiperebbe così di 24 mesi l’incasso di 100 milioni l’anno
SICUREZZA LAVORO
Valutazione rischi semplificata
Ricorso ad un documento di valutazione semplificato per le imprese che operano in settori a basso rischio infortunistico. Con il pacchetto semplificazioni dovrebbe diventare possibile l’invio telematico al’Inail della denuncia infortuni
AGENDA DIGITALE
La nuova Cie
Carta d’identità elettronica integrata con la tessera sanitaria, procedure semplificate per gli scavi per la fibra, dati di tipo aperto nella Pa, fascicolo elettronico dello studente universitario, ricetta medica e cartelle cliniche telematiche
START UP
Incentivi fiscali
Tra le proposte incentivi all’investimento delle persone fisiche nel capitale sociale di nuove aziende: detrazione Irpef triennale del 19%. Inoltre, per le società, esenzione Ires del 20% sulla somma investita
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