Tra pochi giorni andrà in soffitta il patentino per i ciclomotori che sarà gradualmente sostituito da una normale patente AM. E arriveranno 15 nuove categorie di patenti che renderanno la vita più difficile agli organi di vigilanza e agli aspiranti conducenti. Nessun problema burocratico però per chi ha già la patente in tasca a parte nuove regole sanzionatorie. Sono queste in sintesi le principali indicazioni diramate ieri dal ministero dei trasporti con le circolari n. 636 e 635. La riforma della patente europea entrerà in vigore tra pochi giorni in conseguenza del recepimento di varie direttive comunitarie ad opera del dlgs 59/2011 e del decreto correttivo licenziato definitivamente dal consiglio dei ministri il 22 dicembre scorso (ma non ancora pubblicato in Gazzetta e a quanto pare nemmeno firmato dal Capo dello stato). Nonostante questa incertezza formale il direttore generale del dipartimento per i trasporti terrestri ha fornito indicazioni operative di dettaglio aggiornate all’ultima novella di fine anno. Con le nuove 15 categorie di patenti in arrivo il panorama delle licenze di guida si espanderà notevolmente. Ma solo per le patenti rilasciate dal 19 gennaio ci saranno grosse novità immediate perché come specifica la prima circolare il dlgs 59/2011 fa espressamente salvi i diritti acquisiti dai titolari. Novità importanti arriveranno invece materia di gradualità ed equivalenza delle nuove licenze di guida. Dal 19 gennaio le patenti superiori potranno essere conseguite solo da conducenti già titolari di licenza B mentre dovranno fare molta attenzione i titolari di tutte le patenti di sottocategoria inferiore. L’unica patente contenuta automaticamente in tutte le altre sarà la nuova AM che abiliterà alla guida dei ciclomotori. Per questa nuova licenza che sostituirà il patentino non saranno più possibili i corsi scolastici ma l’interessato potrà presentarsi all’esame da privatista o passare necessariamente da un’autoscuola.
di Stefano Manzelli
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