Secondo il sottosegretario alla Giustizia, Giuseppe Berretta, «L’Imu è una tassa che non piace a nessuno ma è fuor di dubbio che nel rimodularla si deve prestare più attenzione a chi ha di meno e tra questi anche le famiglie che vivono nelle case in cooperativa a proprietà indivisa, alloggi che non possono essere considerati come seconda casa sol perché tecnicamente appartengono alle coop». La sospensione per le cooperative edilizie a proprietà indivisa, aggiunge Berretta, è solo un primo passo «ora bisognerà trovare una soluzione definitiva che equipari questi alloggi alle abitazioni principali».
Da Scelta Civica, il senatore Aldo Di Biagio precisa che «il decreto varato venerdì dal Cdm non rappresenta la soluzione per tutti i mali, ma una buona base da cui partire per apportare adeguati correttivi per le categorie non direttamente coinvolte come le abitazioni degli italiani residenti all’estero e quelle di proprietà dei cittadini residenti in case di cura, la cui configurazione in abitazione principale ai fini del calcolo Imu è sottoposta al principio di discrezionalità dei comuni in virtù del Dl 16/2012 cosiddetto decreto recante semplificazioni fiscali».
Al viceministro dell’Economia Stefano Fassina che ipotizzava di rivedere il perimetro della sospensione del pagamento dell’Imu di giugno aumentando almeno del 15% la quota degli immobili di pregio che non ne possono beneficiare, ha replicato ieri il capogruppo Pdl alla Camera, Renato Brunetta, secondo cui la soluzione Fassina produce solo incertezze e confusione. Invitando il viceministro a rivedere i conti, Brunetta ha precisato che «senza una riforma complessiva della tassazione sulla casa qualsiasi ipotesi di rimodulazione dell’Imu è non solo impossibile ma soprattutto ingiusta».
Motivi in più che potrebbero convincere il Governo a blindare il decreto Imu–Cig imbarcandolo sul Dl debiti Pa all’esame del Senato e che dovrà essere licenziato, pena la sua decadenza, entro il prossimo 7 giugno. In questo modo la sospensione Imu verrebbe convertita in legge una decina di giorni prima della scadenza dell’acconto Imu del 17 giugno.
Intanto la relazione tecnica al decreto legge conferma che la sospensione Imu dell’acconto Imu sarà compensata ai Comuni con un assegno da 2,426 miliardi di euro (si veda Il Sole 24 Ore di sabato scorso). Di questi 2,041 miliardi arriveranno dalla sospensione dell’Imposta sull’abitazione principale, 315,1 milioni dai terreni agricoli e 32, 1 dai fabbricati rurali strumentali, entrambe con manovrabilità dei Comuni. I restanti 38,1 milioni sono la compensazione per le unità immobiliari delle coop edilizie a proprietà indivisa e per quelle adibite ad abitazioni popolare per gli alloggi Iacp e di edilizia residenziale pubblica.
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