Ganasce con effetto ritardato

Modifiche al dl Fare. Rimborsi fiscali anche a chi perde il lavoro. P.a. lente, indennizzi comodi

Italia Oggi
18 Luglio 2013
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Le imprese che vorranno chiedere l’indennizzo per i danni da ritardo della p.a. non saranno costrette a una corsa contro il tempo. Avranno infatti 20 giorni, e non più solo sette, dalla scadenza del termine di conclusione del procedimento, per attivare la procedura sostitutiva necessaria per ottenere il ristoro. I contribuenti colpiti dalla ganasce fiscali avranno 30 giorni di tempo per evitare che scatti il fermo del veicolo. Chi ha perso il lavoro, e quindi si trova senza sostituto d’imposta, potrà rivolgersi ai Caf e ottenere comunque entro settembre i rimborsi fiscali se dovuti. Negli appalti pubblici di lavori, servizi e forniture il Documento unico di regolarità contributiva (Durc) avrà validità di 120 giorni (non più 180 come originariamente previsto).

Sono alcune delle novità introdotte dagli emendamenti al «decreto del fare» (dl n. 69/2013) approvati dalle commissioni bilancio e affari costituzionali della camera riunite per licenziare il testo che inizierà lunedì la discussione in aula. Tra le modifiche anche una che farà molto discutere e già ribattezzata «norma salva De Luca», perché consentirebbe all’attuale viceministro alle infrastrutture di mantenere la poltrona di sindaco di Salerno. La norma che sancisce l’incompatibilità tra la carica di sindaco nei comuni con più di 5.000 abitanti e gli incarichi di governo (o di parlamentare) si applicherà solo ai sindaci eletti dopo la sua entrata in vigore (13 agosto 2011). Lo ha previsto un emendamento bipartisan che però non piace a una larga detta del Pdl che già annuncia battaglia in aula. «Non è una presa di posizione contra personam, visto che è chiaro a tutti che tra i beneficiari rientra anche il sindaco della mia città, Vincenzo De Luca», ha dichiarato l’ex ministro Mara Carfagna. «È piuttosto una questione di principio. Svolgere bene, con competenza, assiduità, attenzione e impegno, due incarichi di estrema delicatezza come quelli di primo cittadino ed esponente di governo è impossibile».

Per il momento, invece, viene accantonata l’ipotesi di una proroga di un anno (al 15 agosto 2014) del termine per la stipula dell’assicurazione obbligatoria dei professionisti. La proposta di modifica presentata da Lorena Milanato (Pdl) non è stata inserita nel pacchetto di «emendamenti segnalati» su cui le commissioni parlamentari hanno deciso di limitare la discussione e il voto al fine di contingentare i tempi di approvazione. L’emendamento, secondo quanto risulta a ItaliaOggi, è stato messo da parte per estraneità di materia rispetto all’impianto del decreto ma potrebbe essere ripresentato dal governo nel primo provvedimento utile prima dell’attuale scadenza del 15 agosto 2013. Ma vediamo tutte le misure nel dettaglio.

Ganasce fiscali.
Il restyling delle procedure sul fermo dei beni mobili registrati è il frutto di due emendamenti gemelli presentati da Barbara Saltamartini (Pdl) e da Gianluca Benamati (Pd). La procedura di iscrizione del fermo di beni mobili registrati sarà avviata dall’agente della riscossione con la notifica al debitore o ai coobbligati iscritti nei pubblici registri di una comunicazione preventiva contenente l’avviso che, in mancanza del pagamento delle somme dovute entro il termine di trenta giorni, sarà eseguito il fermo, senza necessità di ulteriore comunicazione. La procedura potrà però essere neutralizzata dimostrando, sempre nel termine di 30 giorni, che il bene mobile è strumentale all’attività di impresa o alla professione del debitore.

Rimborsi fiscali.
La buona notizia relativa ai rimborsi fiscali per i disoccupati arriva grazie all’emendamento di Marco Causi (Pd). «È stato risolto un problema che riguarda 400 mila lavoratori ormai in stato di disoccupazione avendo perso sia il lavoro che la cig», ha commentato. «Coloro che si trovano in questa situazione infatti non erano più nelle condizioni di ricevere gli eventuali crediti fiscali non avendo più un sostituto di imposta. Grazie alla modifica approvata, proposta da tutti i deputati Pd, riceveranno a settembre i rimborsi».

Falde acquifere.
Novità anche in materia ambientale. Salta la discussa norma che avrebbe modificato l’art. 243 del Testo unico ambientale del 2006, in materia di bonifiche delle falde acquifere contaminate, introducendo il principio della opzionalità della bonifica definitiva in base al criterio della sostenibilità economica da parte dell’impresa inquinatrice. Nel nuovo testo l’eliminazione della fonte inquinante diventa obbligatoria e scompare il principio secondo cui la bonifica permanente diviene necessaria solo «ove possibile e economicamente sostenibile». In un comunicato Forum dei movimenti per l’acqua ha espresso soddisfazione per il dietrofront, ottenuto «grazie alle pressioni sui parlamentari, all’iniziativa parlamentare di diversi gruppi che hanno compreso i gravissimi rischi per l’ambiente e hanno svolto un intenso lavoro per disinnescare le enormi criticità introdotte dal decreto nella versione approvata dal governo».

Borse di studio.
Confermate le borse di studio per gli studenti meritevoli. Un emendamento del Pd prevede che le borse di mobilità saranno attribuite con una graduatoria nazionale. Nel testo del provvedimento varato dal governo invece le borse erano assegnate secondo una graduatoria «adottata da ciascuna Regione per le università site nel proprio territorio». Per effetto della modifica da 25.000 a 40.000 studenti «capaci e meritevoli, ancorché privi di mezzi» in più all’anno potranno avere una borsa di studio. Il numero delle borse dipenderà dai criteri fissati dal governo. «Se i prossimi passaggi parlamentari dovessero confermare le norme sulle borse di mobilità e sul programma nazionale di diritto allo studio, approvate», sottolinea Marco Meloni, responsabile istruzione, università e ricerca del Pd e primo firmatario degli emendamenti, «si aprirà una pagina nuova per gli studenti italiani e il loro diritto a una piena attuazione dell’articolo 34 della Costituzione».

Lavoro, semplificazioni non a scapito della sicurezza.
Le misure previste dal dlgs n. 81/2008 per la tutela della salute e la sicurezza dei lavoratori nei cantieri temporanei o mobili non si applicheranno ai piccoli lavori (impianti elettrici, reti informatiche, gas, acqua, condizionamento e riscaldamento) di durata inferiore ai dieci giorni, ma solo a condizione che i lavoratori non siano esposti a rischi. Lo prevede un emendamento firmato dalle deputate Pd Floriana Casellato e Simonetta Rubinato.

Farmaci.
Su proposta del ministro della salute, Beatrice Lorenzin, è stato approvato un emendamento che garantisce tempi rapidi per la fornitura a carico del Servizio sanitario nazionale dei farmaci cosiddetti «orfani» (che non vengono prodotti e immessi sul mercato a causa della domanda insufficiente a coprire i costi di produzione, ndr) e di quelli di eccezionale rilevanza terapeutica e sociale. L’emendamento, condiviso dal consiglio dei ministri, prevede una corsia preferenziale che impegna l’Aifa a sveltire l’iter di autorizzazione e negoziazione per questi farmaci in modo da garantire tempi certi, comunque non superiori a 100 giorni complessivi.

Un prestito per la Croce rossa.
Per la Croce rossa italiana arrivano 150 milioni di anticipazioni di liquidità per il 2014 da parte del ministero dell’economia. Lo prevede un emendamento del Pd (a firma di Stefania Covello). Entro il 30 settembre prossimo la Cri potrà presentare al Mef «un’istanza di accesso ad anticipazione di liquidità, per l’anno 2014, nel limite massimo di 150 milioni di euro», previa presentazione «di un piano di pagamenti dei debiti certi, liquidi e esigibili alla data del 31 dicembre 2012 anche a carico di singoli Comitati territoriali». La Cri dovrà predisporre «misure idonee e congrue di copertura annuale del rimborso» della somma e degli interessi e dovrà impegnarsi a restituire prestito e interessi in un periodo non superiore a 30 anni.

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