A convincere i tecnici del ministero dell’Economia, e il ministro Fabrizio Saccomanni, delle necessità di accelerare l’operazione, già annunciata per l’autunno dallo stesso titolare di via XX Settembre nelle scorse settimane, è la necessità di far quadrare i conti della copertura per l’azzeramento (totale o parziale) delle due rate Imu del 2013.
Lo sblocco anticipato di una nuova fetta di pagamenti arretrati per 10 miliardi garantirebbe un maggior gettito Iva di quasi 1 miliardo, che potrebbe essere utilizzato nell’ambito della contabilità 2013 in funzione di copertura dello stop al versamento di dicembre dell’Imu. La decisione definitiva non è stata ancora presa. Ma nella serrata trattativa tra Pd e Pdl e tra il ministero dell’Economia e la “strana maggioranza” l’ipotesi dello sblocco anticipato di una parte dei pagamenti Pa del 2014 con il trascorrere delle ore sta diventando qualcosa di più di una semplice ipotesi. Nessuna possibilità invece di utilizzare l’extragettito Iva derivante dai pagamenti dei debiti Pa già previsti per quest’anno, per un importo complessivo di 20 miliardi, perché le risorse sono già state collocate nella mappa contabile tratteggiata dal ministero dell’Economia.
A questo proposito Saccomanni in persona all’inizio di agosto ha affermato che dei previsti 20 miliardi di debiti della pubblica amministrazione da pagare alle imprese nel secondo semestre di quest’anno 17 miliardi risultavano già erogati agli enti pubblici: di questi, aveva sottolineato il ministro, 5 miliardi e mezzo erano già stati «materialmente erogati alle imprese che avevano dei crediti nei confronti della pubblica amministrazione».
In particolare, all’inizio del mese, secondo i dati diffusi dal ministero dell’Economia, per la quota 2013 lo Stato aveva reso disponibili agli enti locali 6,6 miliardi su 6,8 (oltre il 97%). Oltre un miliardo e mezzo dei quali già effettivamente pagato alle imprese.
Per le Regioni e le Province Autonome, sui 10,2 miliardi previsti ne erano stati resi disponibili 7,4 (più del 72%), dei quali 1,36 miliardi già versati. Alle imprese, inoltre, sono già stati pagati 104 milioni dei 500 milioni di debiti imputati ai ministeri. Complessivamente, il pacchetto originario di interventi del decreto sblocca-pagamenti prevede due tranche distinte, 20 miliardi per il 2013 e 19,8 per il 2014.
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