Anci, l’Imu va coperta

Italia Oggi
28 Agosto 2013
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L’abolizione dell’Imu non può essere fatta scontare ai comuni. Anzi, le amministrazioni necessitano dell’erogazione della prima rata del 2013, mentre la seconda va coperta con tempestività, pena la riduzione dei servizi essenziali alla collettività. Inoltre, la nuova service tax, l’imposta sui servizi che includerebbe la Tares, dovrà essere equa e sostenibile per le famiglie. Suonano come un ultimatum al governo le parole di Piero Fassino, presidente dell’Anci, a poche ore dal Consiglio dei ministri che, oggi, deciderà importanti misure in materia fiscale. Pronta la risposta dell’esecutivo: lo Stato garantirà l’intero gettito Imu per il 2013. «Il punto fondamentale», ha sottolineato il presidente, prima di recarsi a palazzo Chigi per incontrare il responsabile degli Affari regionali Graziano Delrio e quello dell’Economia Fabrizio Saccomanni, «è rappresentato dalle risorse che da 12 anni subiscono tagli, ma che negli ultimi quattro anni sono diventate sempre più onerose. È, quindi, irrinunciabile garantire i fondi compensativi per il 2012, ovvero i 700 milioni di euro che non sono stati ancora erogati». A dover essere assicurata è, infatti, «l’invarianza del gettito che, in ogni caso, non può essere inferiore a quanto deliberato per il 2013 mediante una leva complessiva per l’abitazione principale pari a 5,9 miliardi in caso di abolizione totale dell’imposta, o di 2,5 miliardi in caso di abolizione della sola prima rata». Per il vertice dell’Anci, inoltre, deve essere presa in esame la chance che i termini di approvazione del bilancio e quelli di rientro dalle anticipazioni di Tesoreria possano andare al di là del 30 settembre. Il decollo del prelievo a carattere federalista, con la service tax (si veda ItaliaOggi del 21/8/2013) è, invece, opportuno che avvenga dal 2014.

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