Fisco e casa, arriva il nuovo Catasto

Tutto pronto per le nomine delle commissioni censuarie che gestiranno i nuovi estimi

Il Sole 24 Ore
11 Novembre 2014
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<p>Il nuovo catasto comincia ad avere un quadro ufficialmente definito. E la chiave di tutto resta l’algoritmo che porter&agrave; a definire le nuove rendite e i nuovi valori catastali, che di fatto &egrave; gi&agrave; in lavorazione da parte dei tecnici dell’ex agenzia del Territorio, ora in forze alle Entrate.</p>
<p>Con l’approvazione, ieri, al Consiglio dei ministri, del decreto legislativo sulle commissioni censuarie, mancheranno poi pochi giorni alla pubblicazione sulla &laquo;Gazzetta Ufficiale&raquo; e all’avvio dei meccanismi esecutivi e alla decorrenza dei termini.</p>
<p>Il testo ha i contenuti di quello affidato alcune settimane fa alle commissioni parlamentari e gi&agrave; approvato: fissa le regole di composizione e funzionamento delle commissioni censuarie. Un’istituzione che aveva funzioni importanti anche prima ma che di fatto, a causa del blocco delle nomine che avevano interessato la commissione censuaria centrale, e molte provinciali, da alcuni anni, aveva perso ormai di significato.</p>
<p>Ora, invece, le commissioni, che non a caso sono state oggetto del primo dei decreti legislativi dedicati alla riforma del catasto (uno dei cardini della delega fiscale), torneranno a funzionare. A livello locale, le nomine dei presidenti delle commissioni e dei membri e del presidente delle sezioni passeranno dal presidente del Tribunale locale. I membri, in particolare (effettivi e supplenti), saranno il risultato di una scelta tra i nomi proposti da associazioni di categoria e ordini professionali (e designati dal prefetto), dall’agenzia delle Entrate e dall’Anci.</p>
<p>Per la commissione centrale, invece, il presidente sar&agrave; nominato con Dpr su proposta del ministro dell’Economia e previa delibera del Consiglio dei ministri.</p>
<p>La nascita delle commissioni, tra tre-quattro mesi, permetter&agrave;, da una parte, di riprendere le attivit&agrave; di gestione delle revisioni dei quadri tariffari estimali (dalle tariffe, che saranno a metro quadrato, dipenderanno le rendite e i valori su cui calcolare le tasse) e, soprattutto, di validazione degli algoritmi che definiranno questi valori e rendite unit&agrave; per unit&agrave;. Per questo alle Entrate si aspettano l’approvazione del decreto sulle &laquo;funzioni statistiche&raquo; entro fine anno, in modo che entro i primi mesi del 2015 la macchina possa davvero partire.</p>
<p>La chiave dell’algoritmo sar&agrave; quindi saldamente nelle mani dell’Agenzia ma ci sono fattori importanti che dovrebbero rendere le &laquo;funzioni statistiche&raquo; degli strumenti di equit&agrave;: per ogni &laquo;microzona&raquo; e per ogni tipologia immobiliare (abitazioni, negozi, eccetera) bisogner&agrave; infatti individuare il &laquo;valore medio di mercato&raquo;.</p>
<p>A questo si applicheranno coefficienti che terranno conto, tra l’altro, di ubicazione, epoca di costruzione e grado di finitura. I coefficienti funzioneranno sulla base, appunto, di un algoritmo che definir&agrave; il valore unitario del metro quadrato. E le 103 commissioni censuarie locali saranno chiamate a validare queste funzioni statistiche.</p>
<p>La fase conclusiva dell’iter sar&agrave; l’attribuzione del valore patrimoniale medio stabilito, attraverso gli algoritmi, sulla base del valore di mercato e la nuova rendita che – sempre attraverso le funzioni statistiche – sar&agrave; ancorata al valore locativo. E a questo punto un lustro sar&agrave; passato.</p>
<p>Chi volesse contestare gli importi attribuiti potr&agrave; farlo in autotutela (questo sar&agrave; oggetto del terzo decreto legislativo) verosimilmente presso gli uffici delle Entrate o presentare un ricorso vero e proprio al giudice tributario. Mentre la competenza del Tar sar&agrave; limitata alle sole questioni di legittimit&agrave;.</p>
<p>Ma non &egrave; tutto. La questione centrale &egrave; se e come i prossimi decreti sul Catasto daranno attuazione al principio dell’invarianza di gettito: basta un’occhiata alla tabella qui a fianco per rendersi conto dei rischi.</p>

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