Sindaci in pressing sul governo

Bilanci. Subito i decreti su patto e città metropolitane 

Il Sole 24 Ore
5 Marzo 2015
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Subito un decreto enti locali per sciogliere i tanti nodi della finanza locale, altrimenti i bilanci sono impossibili, e un Dpcm per attuare le entrate delle Città metropolitane(diritti aeroportuali e portuali in primis) previste dal decreto del 2011 sul federalismo regionale ma mai applicate. 

Sono queste le richieste principali arrivate ieri al Governo dal consiglio direttivo dell’Anci, che ha riconosciuto i risultati ottenuti dai Comuni soprattutto nel Milleproroghe, per esempio con il rinvio a settembre dell’obbligo di acquisti tramite centrali uniche e al 2016 delle gestioni associate per i piccoli enti, ma ha sottolineato che sono ancora molte le questioni irrisolte. Tra i risultati ottenuti, com’è stato sancito anche da un accordo fra Governo e Comuni in Conferenza Stato-Città, ci sarebbe anche la riforma del Patto di stabilità, con i correttivi alla base di calcolo degli obiettivi e i “premi” a chi ha tagliato la spesa corrente e alle amministrazioni più efficienti nella riscossione. Per tradurre in pratica questo accordo, però, servirebbe una norma, perché l’intesa cambia regole e moltiplicatori, ma il Milleproroghe e il voto al Senato dell’Imu agricola sono passati senza imbarcare i correttivi. In questo quadro, ha spiegato il presidente dell’Anci Piero Fassino, «serve in tempi rapidi un decreto per avere le certezze finanziarie senza il quale la redazione dei preventivi è impossibile». Oggi la scadenza è fissata al 31 marzo, è quasi certo un rinvio al 30 giugno, ma in più occasioni il Governo ha chiarito che il nuovo rinvio sarebbe stato l’ultimo, per evitare la catena delle proroghe vista negli ultimi anni. 

L’intesa non c’è ancora, invece, sulla replica dei 625 milioni del Fondo Tasi, che l’anno scorso ha dato una mano decisiva a 1.800 Comuni (Milano in primis). Nei centri più grandi, poi, è aperto anche il fronte delle Città metropolitane, che partono ereditando dalle Province tagli, squilibri e sanzioni per il Patto. Proprio per puntellare l’avvio dei nuovi enti i sindaci chiedono di attuare (serve un Dpcm) l’articolo 24 del decreto sul federalismo fiscale (Dlgs 68/2011) che attribuiva alle Città metropolitane una serie di compartecipazioni a Irpef e tasse automobilistiche e dava la possibilità di istituire un’addizionale sui diritti d’imbarco in porti e aeroporti. Queste istanze, ha annunciato Fassino, saranno rafforzate «dalle firme di tutti gli 8mila sindaci dei Comuni italiani, per una richiesta corale attraverso una tornata di assemblee delle Anci regionali che partirà da subito». 

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