A gennaio le stazioni appaltanti operative dovrebbero essere 33: a Consip si dovrebbero aggiungere le 20 centrali regionali e altre 12 prevalentemente riconducibili alle città metropolitane. È possibile che alcune di queste centrali diventino punti di riferimento per alcuni settori specifici di forniture per un vasto gruppo di amministrazioni. Attualmente Consip presidia circa 40 miliardi sugli oltre 135 miliardi di spesa per beni e servizi sostenuta annualmente dalla Pa. L’obiettivo della prossima spending review è di far salire questa asticella facendo leva sul processo di riduzione delle centrali di acquisto, innescato dal decreto sul bonus Irpef da 80 euro.
A ricordare che questo processo sta partendo è stato ieri anche il commissario alla spending review, Yoram Gutgeld sottolineando che il passaggio da decine di migliaia di stazioni appaltanti a 30 soggetti «è un cambiamento enorme».
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