Dopo le polemiche sui ritardi dei lavori per il Giubileo, ieri il presidente dell’Anticorruzione (Anac), Raffaele Cantone, e l’assessore alla Legalità di Roma capitale, Alfonso Sabella, hanno gettato acqua sul fuoco. «Per le opere che ci sono state presentate abbiamo dato un ok con piccole modifiche che sono state tutte accolte», ha detto Cantone dopo un incontro con Sabella, smentendo «ritardi sui pareri». Per Sabella «non ci sono ritardi, ogni ora “persa” con Anac sono mesi guadagnati, perché abbiamo una garanzia in più sulla legittimità delle gare». Intanto ieri la Giunta capitolina ha approvato il nuovo Regolamento dei contratti, atteso già prima dell’estate, ma che era stato messo in stand by in attesa della relazione di Alfano sullo scioglimento del Comune. Il testo integra la direttiva di giunta del 20 gennaio scorso che introduceva la Centrale unica di committenza che vale anche per le partecipate. Il Regolamento prevede il rigoroso rispetto dell’eccezionalità delle gare non ad evidenza pubblica. Il testo è all’attenzione del prefetto Gabrielli e dovrà essere approvato dall’Assemblea capitolina. Cantone ieri ha anche manifestato a Sabella l’intenzione di estendere i controlli a tutte le ditte inserite nel sistema Siproneg (il Sistema informativo a procedura negoziata del Comune di Roma): «Noi non derogheremo di una virgola sulla trasparenza». Oltre al restyling della Stazione Termini da 4 milioni avviato a inizio settembre – opera in verità non compresa nel Piano per il Giubileo di quasi 50 opere da 50 milioni, ma che ha subito un’accelerazione in vista dell’anno santo – domani partirà la prima gara dei lavori per il Giubileo: la riqualificazione di piazzale Ostiense. Inoltre, presto partiranno altre 4 gare che hanno ricevuto il disco verde ieri dall’Anac. Sempre ieri Cantone e Sabella si sono soffermati su alcuni appalti «delicati» per il Lungotevere: l’obiettivo è elaborare gare “spacchettate” che favoriscano le piccole imprese ma che allo stesso tempo non siano troppo frazionate a danno della funzionalità. Il tempo comunque stringe: le opere per il Giubileo vanno concluse per fine 2015.
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