Secondo alcune fonti, la scelta e’ stata presa sotto pressione degli sponsor, che preferiscono essere associati a prodotti meno dannosi per l’ambiente, e farebbe della Formula 1 il primo sport ad avere un audit completo e indipendente sul suo programma di riduzione delle emissioni.
Concretamente, la ‘svolta verde’ dovrebbe incidere sul consumo di carburante dei bolidi durante le gare e le prove, che rappresenta meno dell’1% delle emissioni, e sui beni comprati dalle squadre, da cui si genera invece circa la meta’ della CO2.
Poi su tutte le altre importanti fonti di inquinamento, come i trasporti delle auto e delle squadre in giro per il mondo per le gare e l’elettricita’, in particolare quella consumata per le gallerie del vento. In attesa che il rapporto venga presentato l’impegno alla svolta ecologica viene confermato anche da Martin Whitmarsh, presidente della Fota e capo del team Vodafone McLaren Mercedes, che ha dichiarato alla Bbc che l’associazione delle squadre sta lavorando con la Fia (Federation Internationale de l’Automobile) ”per preparare le specifiche tecniche che nel 2013 garantiranno che tutti i motori e gli alberi motore utilizzati in Formula Uno abbiano tecnologie di risparmio energetico”.
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