Serre fotovoltaiche: approvato il progetto da 500 MW

La Sardegna al top in tre anni

l 26 Luglio 2010
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Coltivare in serre fotovoltaiche che producono energia pulita senza impatto ambientale. La Sardegna lo renderà possibile in tre anni andando a coprire il consumo energetico di circa 200mila famiglie

Prima in Italia, la Sardegna nell’arco di tre anni istallerà 500 MW fotovoltaici derivanti dalla realizzazione di dieci impianti in serra. Si potrà quindi produrre contemporaneamente energia da fonte rinnovabile e prodotti ortofrutticoli o florovivaistici sotto un tetto di moduli solari.
Settecento ettari di serre dove potranno lavorare migliaia di persone. “Si tratta di una rivoluzione per il futuro dell’agricoltura sarda, ma anche per l’ambiente e l’occupazione. Ora tocca al turismo: l’agricoltura multifunzionale dovrà andare sempre più a braccetto anche con il settore dell’ospitalità”, ha dichiarato Andrea Prato, l’assessore regionale all’Agricoltura.
“Restando in un ambito prettamente agricolo, la decisione della giunta regionale valorizza al massimo il concetto della multifunzionalità dell’impresa agricola; ma se si sposta l’asticella del giudizio in altri ambiti, la linea di indirizzo si rivela comunque vincente, perché coniuga le esigenze di competitività dell’attività in serra – ambito in cui vi è una forte concorrenza a livello internazionale, a partire dall’Olanda (non a caso prima esportatrice europea di pomodori) e dalla Spagna – con quelle di risparmio energetico e di rilancio dell’occupazione, a partire dai giovani imprenditori, spesso poco propensi a rimanere nel comparto primario per mancanza di redditività e prospettive”.
Impatto ambientale ed emissioni pari a zero saranno possibili anche grazie allo sfruttamento del “decreto salva-Alcoa” che consentirà di mantenere stabile il prezzo al consumo dell’energia permettendo di usufruire del medesimo incentivo sul Conto Energia.
Il progetto fotovoltaico in serra, una volta realizzato, andrà a fornire 750 milioni di kilowattora pari al fabbisogno di 200mila famiglie, la metà degli abitanti della Sardegna, e raggiungendo quelli che attualmente sono gli standard attribuiti alle regioni del nord Italia che sfruttano l’idroelettrico ma con un impatto ambientale neanche lentamente comparabile.
Grazie al fotovoltaico sardo sarà evitato il consumo di 181 tonnellate di petrolio (TEP) e la produzione di emissioni di CO2 pari a 543 tonnellate.

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