C’è ancora tempo per usufruire degli incentivi per l’acquisto di cucine ed elettrodomestici. E, soprattutto, c’è ancora disponibilità di fondi. La corsa annunciata non c’è stata e i fondi non si sono esauriti in breve tempo (fatta eccezione per alcune categorie).
In totale finora (dal 15 aprile) sono stati utilizzati 175,4 milioni di euro da sui 300 messi a disposizione dal ministero dello Sviluppo economico. I beneficiari sono stati quasi 800mila. Il 41,7% delle risorse è ancora a disposizione, anche se restano vincolate agli importi stanziati per i singoli settori.
Per le cucine, per esempio, il ministero aveva stanziato 60 milioni. Finora ne hanno beneficiato oltre 71mila cittadini che hanno ottenuto uno sconto del 10% sull’acquisto di una nuova cucina componibile (fino a un massimo di mille euro). Restano ancora circa 9,6 milioni, che andranno utilizzati entro il 31 dicembre.
Anche chi sta pensando di cambiare la lavastoviglie o il forno(gli incentivi sono validi solo se si ha un usato da rottamare) ha ancora qualche mese per decidersi: i fondi ci sono, visto che le risorse utilizzate non arrivano al 50 per cento. Gli elettrodomestici incentivati, però, non includono i frigoriferi e le lavatrici. Lo sconto è immediato, visto che il rivenditore (che ha aderito all’iniziativa) lo applica sul prezzo di vendita. Chiaramente, si può ottenere il bonus solo se si scelgono prodotti ad alta efficienza energetica.
Lo stesso vale per gli immobili: per le costruzioni “verdi” (solo se prima casa)è possibile beneficiare di un contributo di 116 euro a metro quadrato, fino a 7mila euro se si tratta di un immobile in classe energetica A e di 83 euro a metro quadrato, fino a 5mila euro per gli immobili in classe B. Dell’importo stanziato (60 milioni) è stato utilizzato solo un 26 per cento.
Ancor meno è stato utilizzato per l’acquisto di apparecchiature per l’efficienza energeticaindustriale (batterie di condensatori, inverter, motori ad alta efficienza, eccetera): 210 soggetti hanno sfruttato il bonus spendendo complessivamente circa 21mila euro. Appena lo 0,4% dei 10 milioni previsti dal decreto.
Più successo hanno avuto i rimorchi e i semirimorchi (il 77% delle risorse è stata già usata e a beneficiarne sono stati in oltre 1.500) e le gru a torre per l’edilizia, per le quali il ministero aveva stanziato 40 milioni.
Non c’è più posto, invece, per chi vuole comprare un motociclo, una macchina agricola o un motore fuoribordo: le risorse sono esaurite. Per i motocicli, però, la parte del leone l’hanno fatta i mezzi fino tradizionali, mentre solo in 80 hanno acquistato scooter ibridi o elettrici.
Fondi terminati anche per i giovani che scelgono la banda larga: i 20 milioni messi a disposizione sono stati completamente utilizzati da 400mila under30 (ognuno poteva beneficiare di un contributo di 50 euro sulla attivazione di una nuova linea).
Ottimi affari, dunque, per i concessionari, che però non hanno ancora visto i rimborsi. «Lo sblocco delle risorse – ha assicurato il ministero – avverrà a settembre. Le somme verranno poi trasferite a Poste Italiane, che si occuperà dei singoli rimborsi ai rivenditori».
Non tutte le vendite sono andate a buon fine e secondo quanto risulta a E-duesse, il portale di arredamento e design, a fine luglio sono state rimesse “in palio” risorse per un milione di euro provenienti da vendite di cucine componibili ed elettrodomestici non andate a buon fine per errori nelle richieste inviate dai commercianti o per mancato possesso dei requisiti da parte dei clienti.
Gli oltre 124 milioni ancora a disposizione dovranno essere utilizzati entro l’anno. «In caso contrario – spiegano dal ministero – bisognerà svincolare tali risorse, al momento legate al decreto incentivi, e dirottarle altrove. Il che non è semplicissimo perché richiede passaggi burocratici», ma soprattutto non è una buona notizia perché significa che gli italiani non hanno sfruttato al meglio gli sconti. Almeno per ora.
I rivenditori
È possibile beneficiare degli incentivi solo presso i rivenditori che hanno aderito all’iniziativa. Nei fatti, però, quasi la totalità dei negozianti consente di utilizzare lo sconto statale
La prenotazione
Una volta che il cliente ha scelto il prodotto, il rivenditore dovrà chiamare il call center delle Poste al numero verde 800.556.670 e assicurarsi che ci siano risorse disponibili. In caso affermativo si procede con la prenotazione del bonus, per la quale sono necessari i dati del prodotto e dell’acquirente
La verifica
Dopo la prenotazione, il rivenditore dovrà inviare al centro servizi la documentazione necessaria per la verifica della regolarità. L’iter è sempre verificabile online attraverso i codici di accesso rilasciati dalle Poste ai rivenditori aderenti
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