Tre province in salvo dagli effetti del taglia-leggi. Il Consiglio dei Ministri ha approvato ieri uno schema di decreto legislativo correttivo del decreto “taglia-leggi”, allo scopo di sottrarre all’effetto abrogativo (effetto ghigliottina), che scatterà il 16 dicembre 2010, trentuno disposizioni legislative statali ritenute indispensabili dalle amministrazioni di settore. Sul provvedimento, spiega il comunicato ufficiale diffuso da Palazzo Chigi, saranno acquisiti i pareri del Consiglio di Stato, della Conferenza unificata e della Commissione bicamerale per la semplificazione. Per effetto dello schema di decreto sono escluse dal taglio le leggi istitutive delle province di Trento, Taranto e La Spezia.
Ricordiamo che in attuazione della delega di cui all’articolo 14, comma 14, della legge 28 novembre 2005, n. 246 è stato emanato il decreto legislativo 1° dicembre 2009 n. 179 che ha individuato le disposizioni legislative statali anteriori al 1° gennaio 1970 delle quali è stata ritenuta indispensabile la permanenza in vigore. Ai sensi di quanto previsto dal comma 14-ter del citato articolo 14, l’abrogazione di tutte le disposizioni legislative anteriori al 1970 non contenute nel decreto legislativo si produrrà a decorrere dal 16 dicembre 2010. Il comma 18 dello stesso articolo prevede però la possibilità di emanare, entro il 16 dicembre 2011, uno o più decreti legislativi integrativi o correttivi del decreto legislativo n. 179 del 2009. Tuttavia, l’intervento integrativo deve essere compiuto entro il 16 dicembre 2010, al fine, spiega la relazione illustrativa, “di sottrarre all’effetto abrogativo di cui al citato comma 14-ter, le disposizioni contenute nell’allegato, mentre per eventuali interventi correttivi la delega può essere esercitata fino al 16 dicembre 2011, analogamente a quanto previsto per interventi di riassetto e codificazione”. Lo schema di decreto legislativo ha lo scopo di sottrarre all’effetto abrogativo che si compirà il 16 dicembre 2010 (c.d. effetto ghigliottina) 31 disposizioni legislative statali, contenute nell’Allegato che vanno ad aggiungersi a quelle incluse nell’Allegato 1 del decreto legislativo n. 179 del 2009. Tra le disposizioni salvate anche quelle che riguardano la disciplina dei cosiddetti beni ex ecclesiastici.
Le disposizioni legislative integrative sono state segnalate dalle singole amministrazioni competenti che ne hanno ritenuto indispensabile la permanenza in vigore. La necessità di permanenza in vigore, spiega sempre la relazione, è emersa nel corso dell’attività istruttoria compiuta per la predisposizione dello schema di decreto legislativo di abrogazione espressa ex articolo 14, comma 14-quater, della legge n. 246 del 2005, approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri del 19 marzo 2010, “che ha rappresentato per le amministrazioni una occasione ulteriore di valutazione delle disposizioni legislative statali anteriori al 1970 da mantenere in vigore. Tali disposizioni, infatti, non erano state segnalate dalle stesse amministrazioni come da salvare, in occasione della ricognizione effettuata per la predisposizione degli allegati al decreto legislativo n. 179 del 2009”.
In salvo tre province
Il Consiglio dei Ministri ha approvato uno schema di decreto che individua 31 disposizioni da escludere dalla ghigliottina del cosiddetto taglia-leggi. Tra le norme, quelle istitutive delle province di Trento, Taranto e La Spezia
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