In Campania, con l’ombra di un ritorno all’emergenza rifiuti, spunta fuori un’oasi della raccolta differenziata che riesce a toccare quote del 60%. Si tratta di Castel San Giorgio, in provincia di Salerno, ‘isola felice’ di un territorio in crisi per lo smaltimento della spazzatura. A raccontarlo è il presidente dei Circoli dell’Ambiente, Alfonso Fimiani, che parla di questa esperienza come di “un esempio da seguire per esportare su tutto il territorio regionale la ricetta anti-emergenza”. I Circoli dell’Ambiente – la neonata associazione pronta a dire sì al nucleare e al Ponte sullo stretto di Messina – hann olanciato, proprio dal comune salernitano, una campagna(co-finanziata dalla provincia) per la ‘riduzione responsabile’dei rifiuti attraverso “un sostegno reale” ai cittadini: il progetto ‘il nostro rifiuto, la vostra risorsa’ comincia, per esempio, con l’apertura di oltre 100 Sportelli informativi ambientali (Sia) in tutta la regione, e prende spunto dalle “buone pratiche” di Castel San Giorgio che hanno permesso il taglio dalle mense scolastiche di 60.000 bottigliette di plastica all’anno. Con una riduzione dei rifiuti del 10% -spiega Fimiani, parlando di un aspetto del progett (www.ilnostrorifiutolavostrarisorsa.it) – “attraverso consumi responsabili e un aumento della differenziata del 10%, è possibile ottenre un taglio pari a 300.000 euro all’anno sulle tariffe dovute al consorzio, per un risparmio medio a famiglia di 55 euro sulla Tarsu”.
In Campania ‘oasi’ differenziata, raccolta al 60%
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