La quinta relazione della Commissione sulla coesione economica, sociale e territoriale, appena pubblicata, dimostra che la politica di coesione dell’UE ha contribuito in maniera significativa alla crescita e alla prosperità, nonché alla promozione di uno sviluppo equilibrato all’interno dell’Unione europea
Ogni tre anni l’UE pubblica una relazione sulla coesione economica, sociale e territoriale, che illustra i progressi compiuti e i contributi dati dall’UE e dalle amministrazioni nazionali e regionali. La quinta relazione sulla coesione è stata appena pubblicata.
I principali temi trattati sono:
- l’analisi delle disparità regionali
- il contributo dell’UE e delle amministrazioni nazionali e regionali alla coesione
- l’impatto della politica di coesione
- la politica di coesione dopo il 2013.
La politica di coesione è inquadrata nel contesto della crisi economica e della strategia Europa 2020.
Principali conclusioni della quinta relazione sulla coesione
- Le disparità tra le regioni dell’UE si stanno riducendo: le differenze in termini di PIL pro capite sono notevolmente diminuite.
- Le regioni più sviluppate sono più competitive, ad esempio perché:
◦sono più innovative
◦offrono una formazione migliore
◦hanno tassi di occupazione elevati
◦dispongono di infrastrutture migliori
•Il senso di benessere e la soddisfazione per la propria vita sono fortemente correlati al reddito familiare nelle regioni meno sviluppate dell’UE, ma non in quelle più avanzate.
•Sostenibilità ambientale:
◦alcune regioni rischiano di risentire fortemente dei cambiamenti climatici
◦in altre vi è un elevato potenziale di produzione di una maggior quantità di energia rinnovabile
◦nel centro di molte città la qualità dell’aria lascia a desiderare
◦in alcuni paesi dell’Europa orientale le capacità di trattamento delle acque reflue è insufficiente.
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