Fondi europei, Bresso: non congelare quelli per i paesi che violano la disciplina di bilancio

l 30 Novembre 2010
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Nel corso della riunione informale dei ministri per la politica di coesione che si è svolta a Liegi il 22 novembre scorso, la Presidente del Comitato delle regioni Mercedes Bresso ha  reiterato il suo monito a non “congelare i fondi” dell’UE per i paesi che violano le regole in materia di deficit di bilancio. La Presidente ha sollecitato il loro sostegno e sottolineato che le proposte della Commissione di stabilire condizionalità di questo tipo devono essere “rielaborate radicalmente”. Hanno discusso sul futuro della politica regionale dell’Ue i ministri competenti degli Stati membri, i commissari UE Johannes Hahn e László Andor, la presidente della commissione Sviluppo regionale del PE Danuta Hübner e la Presidente del Comitato delle regioni (CdR) Mercedes Bresso. I dibattiti sono stati incentrati sulle recenti proposte della Commissione di allineare maggiormente i programmi di sviluppo regionale agli obiettivi della strategia “Europa 2020”, a rendere più rigorose le regole di tali programmi e a collegarli più strettamente all’esito delle politiche e ai risultati di bilancio.  Commentando i piani della Commissione, la Presidente Bresso ha dichiarato: “Siamo fermamente contrari alla “condizionalità macroeconomica” proposta. E quando dico “noi” intendo tutti gli enti regionali e locali, dato che negli ultimi giorni vi sono state dichiarazioni molto chiare in merito a questa questione. È inaccettabile che si puniscano le regioni privandole delle risorse dei fondi strutturali, quando sono i governi a non rispettare il patto di stabilità e di crescita”. In seguito ai primi colloqui con i ministri nazionali, la Presidente ha aggiunto: “Ho constatato con soddisfazione che diversi Stati membri hanno manifestato analoghe preoccupazioni. È segno che la Commissione deve rielaborare radicalmente le sue proposte. Ciò non soltanto per continuare a mantenere rapporti di collaborazione e alleanza con le regioni, ma anche per imprimere alla strategia Europa 2020 la giusta direzione. Una questione chiave affrontata dai ministri è stata quella dei modi in cui la politica di coesione e gli obiettivi Europa 2020 dovrebbero essere collegati in futuro. Su richiesta della presidenza belga, il CdR ha esplorato la questione in un recente parere elaborato da Michael Schneider (DE/PPE). La Presidente Bresso ha sintetizzato la posizione del CdR in questi termini: “Siamo d’accordo sull’opportunità che gli aiuti regionali contribuiscano a una crescita più intelligente, più verde e più inclusiva, purché si tenga conto della specificità di ogni singola regione. La politica di coesione deve offrire alle regioni la possibilità di cogliere opportunità di sviluppo al di fuori del quadro della strategia Europa 2020 e di scegliere soltanto alcune specifiche priorità. Non si tratta di una mera questione di sussidiarietà: questa è anche una questione di efficienza”.
La riunione  ha offerto ai ministri degli Stati membri la prima occasione di discutere le proposte di riforma formulate dalla Commissione nella sua 5a relazione sulla coesione, pubblicata il 10 novembre scorso. Il Comitato delle regioni aveva già riunito responsabili politici regionali e locali di tutta l’UE la settimana scorsa per un confronto sulle loro prime reazioni alle proposte della Commissione.
Nei prossimi mesi, Michel Delebarre (FR/PSE), sindaco di Dunkerque, elaborerà la risposta ufficiale del CdR alle proposte della Commissione. In seguito a una consultazione pubblica e al Forum sulla coesione del 31 gennaio-1° febbraio 2011, la Commissione dovrebbe pubblicare le prime proposte legislative sui futuri fondi strutturali entro l’estate del 2011.

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