L’amministrazione finanziaria seguirà anche la strada dei social network per affinare gli accertamenti fiscali. Ne ha parlato il direttore generale dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, spiegando che ”l’utilizzo di Facebook per gli accertamenti è una possibilità. Ci stiamo pensando e tra 7-10 giorni si saprà qualcosa di più”.
Come potrebbe funzionare il sistema? In maniera simile a quella del redditometro, ossia rilevare incongruenze tra lo stile di vita di un contribuente (dedotto dalle tracce lasciate sul social network) e il reddito dichiarato.
Befera, interpellato a margine della celebrazione del decennale delle agenzia fiscali, ha spiegato anche che il redditometro da utilizzare per i controlli fiscali ”è in fase di ultimazione e verso la metà di aprile potrà essere pronto. Stiamo lavorando alacremente per migliorare al massimo questo strumento se vogliamo sia esente da critiche”. Il redditometro troverà applicazione sulle dichiarazioni presentate nel 2010.
”Spero che tra dieci anni – ha concluso Befera – la sfida della lotta all’evasione possa essere vinta. Ormai abbiamo tutti gli strumenti che ci consentiranno di avere risultati positivi. Dobbiamo lavorare”.
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