Rinnovabili, nel primo trimestre del 2011 investimenti globali calati di oltre un terzo

Presentato il rapporto trimestrale dell’agenzia Bloomberg new energy finance, che rivela un calo complessivo degli stanziamenti pubblici e privati nel settore delle rinnovabili. A determinare il crollo, il calo dei prezzi del gas negli Stati Uniti e soprattutto la diminuzione dei sussidi statali in Europa. Crescono invece gli investimenti in Cina e Brasile

l 18 Aprile 2011
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Calano, nel primo trimestre del 2011, gli investimenti globali nel settore delle rinnovabili. Lo rivela l’analisi periodica elaborata da Bloomberg new energy finance, che mostra come gli stanziamenti privati e pubblici per l’energia “green” abbiano toccato, negli ultimi tre mesi, il livello più basso degli ultimi due anni. A pesare sono stati, da una parte, il ribasso del prezzo del gas naturale negli Stati Uniti e, dall’altro, i tagli agli incentivi statali in Europa. L’analisi di Bloomberg rivela che i flussi di denaro del settore hanno raggiunto quota 31,1 miliardi di dollari, facendo segnare un calo di circa il 34% rispetto al valore record di 47,1 miliardi, toccato alla fine del 2010.

«Com’era prevedibile – ha commentato Michael Liebreich, autore dell’analisi – il primo trimestre ha sofferto i postumi della sbornia provocata dalla frenetica attività di investimento degli ultimi mesi dello scorso anno, quando il mondo della finanza si è precipitato a chiudere le offerte per soddisfare i propri obiettivi interni». Anche in Italia, in effetti, si era verificata una situazione del genere, quando, per approfittare del decreto Salva Alcoa, molti imprenditori avevano accelerato gli investimenti negli ultimi mesi dell’anno. Una situazione che si è verificata anche in Paesi come Germania e Repubblica Ceca. Dal report, comunque, emerge anche un dato positivo, ovvero l’alto livello di investimenti nelle economie emergenti, come Cina e Brasile. In soli tre mesi infatti, la Repubblica popolare ha aumentato di un quarto gli stanziamenti dedicati all’eolico, che sono addirittura raddoppiati in Brasile.

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