“All’AICCRE sta molto a cuore la tematica dell’immigrazione e dell’integrazione. Questo percorso di formazione voluto dal Consiglio d’Europa è un tassello importantissimo per realizzare quella comunità di Stati priva di pregiudizi, capace di accogliere e fare integrare i Rom che vivono, spesso da generazioni, nelle nostre città ma spesso ghettizzati in campi privi degli standard minimi di vivibilità. La figura del mediatore culturale è fondamentale per migliorare questa situazione ed è per questo che, anche nella veste di amministratore della Provincia di Catanzaro, mi batterò per far si che diventino professionalità stabili all’interno degli enti locali”. Così Emilio Verrengia, Segretario generale aggiunto dell’AICCRE, nel corso del seminario di formazione per Mediatori Rom e Sinti organizzato recentemente a Roma dal Consiglio d’Europa. Verrengia, che è anche Presidente della delegazione italiana del CPLRE (Congresso dei Poteri Locali e Regionali del Consiglio d’Europa) ha ricordato l’attenzione che il Consiglio d’Europa ha dedicato e continua a dedicare al tema nell’ultimo periodo. “Anche per via dell’emergenza immigrazione, ha continuato Verrengia, l’Italia ha messo un po’ da parte la questione Rom ma questa deve tornare tra le priorità delle nostre azioni poltiche. Dobbiamo poter garantire a queste etnie diritti fondamentali come sanità, istruzione e lavoro, oltre a risolvere la questione abitativa, abolendo i vecchi campi a favore di un’integrazione anche dal punto di vista edilizio. A tal proposito in autunno avremo a Strasburgo un importante appuntamento che affronterà le politiche sociali legate alla questione Rom con i sindaci ed altri rappresentanti istituzionali. Sono proprio gli enti locali lo strumento di costruzione di un’ Europa pù accogliente”.
Infine, nel ringraziare quanti hanno sostenuto il Percorso di Formazione per mediatori – in particolare Jeroen Schokkenbroek, rappresentante speciale del Segretario Generale per le questioni Rom, e Massimiliano Monnanni, Direttore Generale dell’UNAR – Emilio Verrengia ha concluso il suo intervento auspicando: “una fervida collaborazione tra Consiglio d’Europa, associazioni di enti locali affinchè la solidarietà verso coloro che vivono ancora ai margini delle nostre società diventi realtà e non più solo uno slogan. Da parte mia garantisco massima disponibiltà e voglia di ascoltare tutti gli spunti e i suggerimenti che i mediatori hanno raccolto in questi giorni di formazione. Infine, un grazie particolare a chi ha permesso che questo importante appuntamento si svolgesse proprio in Italia, terra accogliente ma che ha bisogno di essere supportata per riuscire a rispondere alle esigenze di tutti i popoli che decidono di viverla”.
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