«Il provvedimento sulle rinnovabili rappresenta una grande vittoria per l’ambiente e una grande sfida di sviluppo sostenibile». A dichiararlo è il Ministro dell’ambiente Stefania Prestigiacomo al termine del CdM del 5 maggio scorso che ha sancito il varo del decreto che determina una nuova disciplina delle modalità di incentivazione della produzione di energia elettrica da impianti fotovoltaici. «È un intervento che sostiene un settore strategicamente decisivo per il futuro dell’energia – spiega il ministro – rafforzando le prospettive di crescita di un comparto in espansione. Abbiamo anche dato un sostegno serio alla diffusione di quel piccolo solare diffuso che punta all’autonomia energetica di aziende e abitazioni e che rappresenta un importante elemento nella strategia di riqualificazione del territorio e dei centri urbani.
Il provvedimento assicurando certezze per gli investimenti nel breve e nel lungo periodo alimenterà la spinta virtuosa verso nuove tecnologie energetiche amiche dell’ambiente e aiuterà in maniera decisiva l’Italia a raggiungere i target di riduzione di C02 fissati a livello internazionale.
È un obiettivo, raggiunto attraverso un confronto schietto e serrato a tutti i livelli, che alla fine premia il futuro dell’Italia».
Queste le principali caratteristiche del provvedimento:
NUOVO REGIME DI PROGRAMMAZIONE DEGLI INCENTIVI
Il testo elimina ogni limite alla produzione con un nuovo sistema di regolazione automatica del livello degli incentivi in relazione alla potenza installata che entrerà a regime a partire dal 2013. Nel periodo transitorio è previsto un decalage progressivo necessario per allineare il nostro Paese ai livelli comunitari e la salvaguardia degli investimenti in corso. Inoltre un tetto di spesa massima ed un registro tenuto dal Gse solo sui grandi impianti (superiori a 1 mw su tetto e 200kw a terra), consentiranno di limitare i fenomeni speculativi. La tariffa percepita viene determinata dal momento dell’entrata in esercizio dell’impianto, con la garanzia del rispetto dell’iter di connessione da parte del gestore di rete, in conformità con i tempi e le relativi sanzioni previste dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas. Con questo nuovo sistema si prevede di raggiungere la grid parity – e cioè la competitività della tecnologia – già al 2017.
BONUS AMIANTO, AREE DI BONIFICA E PRODUZIONE UE
Il decreto prevede inoltre una serie di strumenti per rafforzare e potenziare la filiera industriale italiana attiva nella produzione di impianti fotovoltaici, quali:
- premialità per le installazioni finalizzate alla sostituzione di amianto, per la realizzazione di impianti in aree da bonificare o soggette a recupero ambientale, per i moduli su barriere fonoassorbenti.
- a vantaggio dei consumatori e della qualità del Made in Italy, vengono inoltre introdotti determinati requisiti di garanzia, efficienza e innovazione degli impianti, al rispetto dei quali sono previsti livelli di incentivazione più elevati.
“Questo importante provvedimento – ha dichiarato il ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani – consente finalmente di dare stabilità e prospettive di lungo periodo al mercato fino al raggiungimento della competitività tecnologica. E’ una riforma strutturale per le imprese e i cittadini, raggiunta dopo una complessa e laboriosa concertazione. Per il futuro energetico del Paese – ha aggiunto il ministro – siamo impegnati a raggiungere e superare gli obiettivi di Europa 2020. Attraverso la competizione tra diverse fonti di produzione, potremo garantire la copertura del fabbisogno energetico nazionale sfruttando tutti i vantaggi dell’innovazione tecnologica. Le energie rinnovabili avranno, assieme all’efficienza energetica e alle reti intelligenti, un ruolo fondamentale nella nuova strategia energetica nazionale che presenteremo nella Conferenza Nazionale per l’Energia” ha concluso Romani.
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