Rispetto allo stesso mese del 2010, ad aprile le assenze per malattia dei dipendenti pubblici sono diminuite del -5,6%. Gli eventi di assenza per malattia superiori a 10 giorni sono calati del -9,7% mentre le assenze per altri motivi evidenziano una contrazione complessiva del -4,3%. Si tratta come al solito di stime riferite al complesso delle amministrazioni pubbliche ad esclusione dei comparti scuola, università, pubblica sicurezza e vigili del fuoco. La rilevazione statistica, realizzata dal Ministero per la pubblica amministrazione e l’innovazione in collaborazione con l’Istat, si basa sui dati trasmessi in via telematica a Palazzo Vidoni da 4.882 amministrazioni pubbliche attraverso il nuovo sistema “PERLAPA“.
Il monitoraggio conferma come la legge n. 133/2008 abbia ridotto in misura significativa i giorni di assenza per malattia. A 34 mesi dalla sua approvazione, la riduzione media delle assenze per malattia procapite dei dipendenti pubblici è infatti pari a circa -32%. Un dato che corrisponde a 65.000 dipendenti in più ogni anno sul posto di lavoro (una cifra superiore a tutta la popolazione residente nel Comune di Viterbo). Le nuove regole volute dal Ministro Renato Brunetta – si legge in una nota del Ministero – hanno modificato strutturalmente i comportamenti dei dipendenti pubblici, favorendo una condotta di maggiore responsabilità, ispirata a principi di correttezza professionale e riconoscimento del merito. I tassi di assenteismo del settore pubblico si sono così riallineati a quelli del settore privato: un successo che si traduce in una maggiore qualità e quantità dei beni e dei servizi pubblici erogati ai cittadini.
Con riferimento alle assenze per malattia, nello scorso mese di aprile i casi più importanti di contrazione del fenomeno sono stati registrati negli Enti di Previdenza (-11,3%), nelle Amministrazioni provinciali (-9,4%) e nelle Aziende Sanitarie Locali (-6,6%). Quanto agli eventi di assenza superiori a 10 giorni, si rilevano consistenti diminuzioni nel comparto che comprende Ministeri, Presidenza del Consiglio e Agenzie fiscali (-30,7%) e, in misura più contenuta, nelle Aziende sanitarie locali (-2,8%). Per quanto riguarda invece le assenze per altri motivi, si osservano riduzioni significative negli Enti di previdenza (-20,3%), nel comparto Sanità (-8,5% nelle Aziende Sanitarie Locali e -1,0% nelle Aziende ospedaliere) e nelle Amministrazioni comunali (-3,8%).
Nelle diverse macro-aree del Paese le assenze per malattia registrano contrazioni in tutte le aree del Paese: dal -7,3% del Mezzogiorno al -3,3% del Nord Est. Gli eventi di assenza per malattia superiori a 10 giorni mostrano invece riduzioni consistenti solo nelle aree centrali del Paese (-21,7%). Le assenze per altri motivi registrano infine ad aprile riduzioni nel Centro (-7,7%), nel Nord Ovest (-7,5%) e nel Nord Est (-2,1%) mentre aumentano lievemente nel Mezzogiorno (+2%).
La rilevazione statistica evidenzia casi particolarmente significativi.
Nel comparto Ministeri spiccano i dati del Ministero dell’Istruzione (-33,7%), del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (-30,0%), del Ministero della Salute (-18,1%) e del Ministero dell’Economia e delle Finanze (-17,9%). Nel comparto delle Agenzie fiscali le assenze per malattia diminuiscono ovunque: -32,0% all’Agenzia del Demanio, -17,9% all’Agenzia delle Entrate, -3,2% all’Agenzia del Territorio e -0,6% all’Agenzia delle Entrate.
Le Regioni e le Province autonome in cui si registrano le diminuzioni più sensibili di assenze per malattia sono invece Molise (-56,0%), Liguria (-37,0%), Valle d’Aosta (-24,6%), Abruzzo (-24,4%), Provincia autonoma di Trento (-18,6%), Campania (-17,0%) e Friuli Venezia Giulia (-14,2%). Quanto alle Province, clamorose riduzioni del fenomeno si registrano in quelle di Olgiastra (-74,7%), Prato (-61,0%), Rimini (-44,9%), Reggio Emilia (-44,0%), Medio Campidano (-42,1%), Campobasso (-40,2%), Padova (-38,1%), Como (-37,7%), Varese (-36,1%) e Taranto (-35,5%).
Tra i Comuni con più di 500 dipendenti si segnalano i casi di Caltanissetta (-58,4%), Asti (-47,1%), Pozzuoli (-32,6%), Torre del Greco (-28,1%) e Pisa (-27,9%). Per quanto riguarda invece i Comuni con 100-499 dipendenti, spiccano i dati di Certaldo (-90,0%), Saluzzo (-77,2%), Fermo (-75,3%), Signa (-72,7%) e Chivasso (-72,0%). Infine, tra quelli con 50-99 dipendenti altrettanto clamorosi sono i casi di Tavarnelle Val di Pesa (-95,7%), Ittiri (-95,6%), Alfonsine (-94,9%), Ferla (-94,6%) e Veglie (-92,5%).
Record mensile di riduzione dell’assenteismo per malattia anche nelle Asl del Friuli Occidentale (-59,5%), di Foggia (-42,7%), della Provincia di Bergamo (-33,8%), della Provincia di Mantova (-33,6%), di San Donà del Piave (-25,1%) e di Trieste (-25,1%). Cali altrettanto vistosi sono stati registrati nell’Azienda Ospedaliera G. Pini di Milano (-32,4%), dell’Azienda Ospedaliera G. Rummo (-29,3%), dell’Azienda Ospedaliera Sant’Antonio Abate di Gallarate (-20,9%) e dell’Azienda Ospedaliera Riuniti “Villa Sofia-Cervello” (-20,7%).
Una consistente riduzione delle assenze per malattia si registra anche tra il personale di INPS (-15,9%), INAIL (-13,5%) e INPDAP (-3,1%) mentre appare in controtendenza il dato presso ENPALS (+16,1%). Infine, notevoli riduzioni del fenomeno sono state registrate tra i lavoratori della Stazione Zoologica “Anton Dohrn” (-47,8%), dell’Istituto nazionale di Oceanografia e Geofisica sperimentale (-47,5%), del CNR (-18,1%), di ISTAT (-17,5%), dell’Istituto Superiore di Sanità (-16,3%) e dell’ENAC (-12,1%).
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