Green e Smart, Cappellacci presenta Sardegna Co2.0

Tra le novità il bando regionale “Smart City – Comuni in classe A”, che prevede la partecipazione diretta dei singoli comuni nelle politiche energetiche dell’Isola, grazie a importanti incentivi a favore delle amministrazioni che parteciperanno al programma

l 16 Giugno 2011
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Qualunque siano gli esiti del referendum nazionale, la Sardegna gioca d’anticipo sul tema energetico e si propone come laboratorio di sperimentazione per nuovi modelli di sviluppo improntati alla sostenibilità. Il 13 giugno, in coincidenza con la consultazione referendaria, il presidente della regione Ugo Cappellacci presenterà a Cagliari il progetto Sardegna Co2.0, con l’obiettivo di produrre, in linea con quanto stabilito dall’Ue, almeno il 20% di energia da fonti rinnovabili entro il 2020 e di arrivare al traguardo del 35% entro il 2030. “Sviluppo tecnologico dell’energia solare e del fotovoltaico, ammodernamento e riconversione degli impianti industriali, creazione di un polo di chimica verde, investimenti nella formazione e una più diffusa cultura ecologica ed ecosostenibile – dichiara il Governatore, Ugo Cappellacci – sono i cavalli di battaglia della svolta sarda, sancita anche dal risultato referendario sul nucleare con il 97 per cento dei votanti (il 60 per cento degli aventi diritto) che si è espresso a sfavore dell’atomo”.

Il progetto Sardegna Co2.0 è concepito per portare la Sardegna all’avanguardia, a livello europeo, nel settore della Green Economy. Tra gli obiettivi del progetto, infatti, rientra dar vita al più grande polo chimico verde d’Europa attraverso la riconversione industriale del sito di Porto Torres, che conta oltre 2 mila lavoratori (indotto compreso), e per il quale è stato siglato un protocollo d’intesa tra governo, amministrazioni locali, imprese e parti sociali. Un programma ritenuto di importanza strategica, che la Regione Sardegna ha deciso di inserire tra i progetti prioritari per il proprio rilancio socio economico e sul quale si fonderà l’azione di governo per i prossimi anni. Al posto del vecchio impianto petrolchimico infatti nascerà un polo di «chimica verde» specializzato nella produzione di bio-plastiche e bio-lubrificanti, nonché di cogenerazione da biomasse, che sarà uno dei più grandi e innovativi a livello internazionale, grazie a un modello di economia di sistema che coinvolge industria, agricoltura, ambiente ed economia locale. Temi questi che verranno discussi lunedì 13, presso la Fiera internazionale della Sardegna, Palazzo dei Congressi, nel corso della presentazione del progetto e dei modelli di coinvolgimento degli enti locali. Tra questi il bando regionale “Smart City – Comuni in classe A“, che prevede la partecipazione diretta dei singoli comuni nelle politiche energetiche dell’Isola, grazie a importanti incentivi a favore delle amministrazioni che parteciperanno al programma. Con l’occasione il Governatore sottoscriverà anche il “Patto dei Sindaci”, con la Commissione Europea, alla presenza della Direzione Generale dell’Energia della Commissione Europea, dei sindaci e dei rappresentanti delle amministrazioni della Sardegna. All’incontro parteciperanno anche esperti internazionali, oltre ai giornalisti Mario Tozzi, ideatore di “Gaia, il pianeta che vive” su RaiTre e ricercatore del Cnr e Flavia Marimpietri de “La vita in diretta” di RaiUno.

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