La commissione per le libertà civili del Parlamento europeo chiede regole europee sulla privacy. L’Unione europea ha bisogno di regole moderne e globali per la protezione dei diritti fondamentali e della privacy in particolare, a prescindere dal fatto che i dati siano trattati all’interno o all’esterno dell’Unione. Inoltre, hanno sottolineato i deputati, le norme sulla protezione dei dati devono valere anche nell’ambito della cooperazione di polizia e giudiziaria tra gli stati UE. Gli eurodeputati vogliono nuove regole che comprendano sanzioni severe ed efficaci, anche penali, per l’abuso o l’uso improprio dei dati personali. Le autorità nazionali competenti per la protezione dei dati devono avere a disposizione le risorse necessarie ed avere il potere coordinato sanzionatorio e investigativo. I giovani accedono sempre più ad internet e al mondo digitale e tendono a divulgare i loro dati personali sui siti di social network; le regole devono prevedere una tutela specifica per la protezione dei bambini e dei minori. La scuola dovrebbe fornire una conoscenza dei media, al fine di insegnare ai bambini e ai minori come operare responsabilmente sulla rete. La direttiva attuale obbliga gli stati membri a prevedere una deroga alle norme sulla protezione dei dati personali solo per il caso in cui tali dati siano utilizzati a fini giornalistici, artistici o letterari. I deputati chiedono alla Commissione di assicurare la conservazione di tale eccezione. Le aziende non devono ostacolare il diritto dei cittadini all’accesso, la modifica o la cancellazione dei propri dati personali, ha aggiunto la commissione, che auspica, inoltre, che le imprese siano obbligate a designare al loro interno dei responsabili per la protezione dei dati.
Infine, hanno sottolineato gli eurodeputati, il consenso individuale all’uso di dati personali deve essere considerato valido solo nel caso in cui lo stesso non sia ambiguo, sia informato, liberamente reso, specifico ed esplicito. La relazione è stata adottata con 49 voti a favore, uno contro e nessuna astensione.
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