La Lombardia anticipa le nuove regole sul Patto di stabilità: i comuni più virtuosi dal punto di vista delle performance finanziarie e della produttività della spesa saranno premiati in Lombardia nella concessione di benefici o contributi regionali e nell’applicazione del Patto di stabilità 2011, per il quale la Regione mette a disposizione 70 milioni di euro. Lo prevede un Protocollo d’intesa, firmato ieri dal presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni con il presidente di Anci Lombardia Attilio Fontana. Presente anche il vice presidente di Anci Lombardia Fabrizio Taricco. Sarà dunque applicato in via sperimentale un indicatore di virtuosità, calcolato per ogni comune in base ad una serie di parametri finanziari, di bilancio e di programmazione economica, elaborati da un gruppo di lavoro con rappresentanti di Regione Lombardia, Anci ed Eupolis. Questo indicatore sarà usato appunto da Regione Lombardia per i bandi e il Patto di stabilità territoriale secondo i principi di autonomia, trasparenza, efficienza, virtuosità e soprattutto responsabilità delle pubbliche amministrazioni nei confronti dei cittadini. Ecco gli indicatori che saranno utilizzati (si tratta, spiegano dalla Regione, di una novità assoluta in Italia).
FLESSIBILITÀ DEL BILANCIO – La misurazione della flessibilità di bilancio, intesa come capacità di liberare risorse, avverrà attraverso parametri volti a individuare la quantità o l’incidenza della spesa “rigida” o “non comprimibile” (che tipicamente corrisponde alla parte corrente del bilancio): quanto minore sarà l’incidenza di tale spesa, tanto maggiore sarà la disponibilità di risorse da destinare a “politiche discrezionali”.
LIVELLO DI INDEBITAMENTO – L’analisi del livello di indebitamento permette di verificare la sostenibilità del bilancio di un ente nel medio periodo. Il ricorso al debito non è di per sé negativo, ma certamente richiede una gestione molto equilibrata, perché gli oneri finanziari producono effetti sui bilanci per un arco di tempo pluriennale.
CAPACITÀ PROGRAMMATORIA – La capacità di effettuare una corretta programmazione finanziaria e di realizzare i progetti e le previsioni è un elemento che denota la virtuosità di un ente; in particolare l’attendibilità della programmazione potrà essere misurata in termini di competenza e di cassa, sia sul versante delle entrate che sul versante delle spese.
AUTONOMIA FINANZIARIA E CAPACITÀ DI RISCOSSIONE – L’autonomia finanziaria è un altro parametro importante, che deve riguardare sia la capacità di programmazione dell’Ente che la sua capacità effettiva di riscuotere quanto previsto e deciso.
L’intesa con Anci, che il governatore Roberto Formigoni ha definito “raffinata e sofisticata”, sarà utilizzata anche per il Patto di stabilità territoriale 2011, per il quale Regione Lombardia mette a disposizione 70 milioni di euro: “un accordo virtuoso tra la Regione e i comuni, che vengono aiutati a reggere meglio di fronte ai rigori della finanza europea e nazionale”. Gli ambiti di analisi che saranno presi in esame per determinare l’indicatore di virtuosità saranno parametrati sulla base di questi elementi:
ORIZZONTE TEMPORALE – L’indicatore verrà calcolato su un arco di tempo corrispondente all’ultimo triennio (allo scopo di minimizzare o eliminare eventuali effetti distorsivi correlati a eventi legati ad uno specifico esercizio);
CLASSI DEMOGRAFICHE – I valori medi saranno calcolati valutando anche aspetti di carattere dimensionale;
CONDIZIONI DI CONTESTO – Elementi che possono incidere oggettivamente sulle performance dei Comuni, come ad esempio nei casi di piccoli comuni, comuni montani, gestione associata di funzioni, ecc.
LAVORI A ROMA
Sempre in tema di federalismo intanto, la settimana a Roma entra nel vivo. La Commissione bicamerale sul federalismo presieduta da Enrico La Loggia si appresta a dare il parere sul decreto di attuazione della legge 42/2009 che introduce premi per gli amministratori virtuosi e sanzioni per coloro che portano i conti in rosso. Il voto finale è calendarizzato per oggi a partire dalle 14,45. Proprio davanti alla commissione il Ministro della semplificazione Roberto Calderoli ha difeso il federalismo fiscale affermando ieri che è una riforma strutturale che non può essere ridotto alla manovra, “non è la finanziaria”. E “senza pareggio di bilancio” non c’è né stato centrale “né federalismo”. Il processo di attuazione della legge 42 “è un grande laboratorio di innovazioni anche per il sistema centrale”, innovazioni che portano una “nuova razionalità” anche al centro, ha detto Calderoli, il quale, alle critiche di regioni e comuni sui tagli introdotti dalla manovra che inficerebbero la riforma federale, replica sottolineando: “un conto è una riforma di lunga durata” che ha una prospettiva “trentennale”. Un conto è la manovra che ha finalità triennale e punta a un pareggio di bilancio “che è condicio sine qua non in un contesto in cui la spesa non può più essere finanziata a debito. Senza pareggio di bilancio non c’è Stato né federalismo. Non è il pareggio di bilancio che fa saltare il federalismo, ma è questo che lo permette”. Peraltro non si tratta di una volontà nazionale “non si tratta solo di un vincolo Ue, non sono Roma o Bruxelles” a chiederlo “sono i mercati a richiederlo”. Inoltre, ha detto ancora il ministro, spetterà alle amministrazioni centrali e non a quelle periferiche sostenere il peso delle riduzioni maggiori. L’audizione in Bicamerale proseguirà oggi.
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento