Via libera della bicamerale per l’attuazione del federalismo al decreto che introduce premi per gli amministratori virtuosi e sanzioni per coloro che mandano i conti ‘in rosso’. Il decreto è passato ieri in Commissione con il voto favorevole di Pdl e Lega ed ha avuto un sì anche dall’Italia dei valori. Astenuti terzo polo e Pd. E oggi il provvedimento sarà sul tavolo del Consiglio dei Ministri per l’approvazione definitiva. All’ordine del giorno dell’esecutivo figura infatti il decreto legislativo recante “Meccanismi sanzionatori e premiali relativi a regioni, province e comuni, nonché istituzione della Conferenza permanente per il coordinamento della finanza pubblica, a norma degli articoli 2, 5, 17 e 26, a norma della legge n. 42 del 2009”. Il testo del decreto, – relatore di maggioranza lo stesso presidente della bicamerale, Enrico La Loggia, e relatore di minoranza il democratico Antonio Misiani – introduce il principio della responsabilità politica con la sanzione dell’incandidabilità per un periodo di 10 anni nei confronti dell’amministratore che porta al dissesto. Responsabilità che viene estesa a tutti gli organi amministrativi, come enti e strutture sanitarie. Il decreto di attuazione introduce anche il principio dei costi e dei fabbisogni standard per i ministeri con la possibilità che i ministri, laddove non rispettino l’equilibrio dei conti, possano essere soggetti a sanzioni fino alla sfiducia individuale. Prevista anche la relazione di fine anno per tutti i livelli. Viene prevista anche la possibilità della rimozione per gli amministratori. Questi possono però ‘difendersi’ in contraddittorio ed è prevista la valutazione della bicamerale per gli affari regionali chiamata a pronunciarsi con una maggioranza qualificata dei due terzi. Sul provvedimento c’è però da registrare il no delle regioni. “Il quadro frammentato delle disposizioni contenute nei diversi decreti legislativi in attuazione della delega sul federalismo fiscale che ormai, anche alla luce delle recenti manovre finanziarie, sono definitivamente compromesse nell`attuazione”, afferma una nota diffusa dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome. Le regioni “nel condividere l`esigenza di prevedere premi e sanzioni che portino tutte le istituzioni della Repubblica ad un efficace governo della spesa pubblica, sottolineano però l`esistenza di gravi e preoccupanti criticità nel testo […] e constata che nessuna delle principali indicazioni fornite dalla Conferenza delle regioni (con uno specifico documento approvato il 5 maggio 2011) è stata presa in considerazione”. In particolare, “stupisce che si continui a perseguire un percorso legato all`articolo 126 della Costituzione, le cui disposizioni sono l’extrema ratio di fronte a fatti gravissimi lesivi dell`ordinamento giuridico. Secondo la Conferenza delle regioni occorre invece rifarsi più propriamente all`articolo 120 della Carta che disciplina i meccanismi sostitutivi del Governo, ad esempio, nei casi richiamati dall’articolo 2 dello schema di decreto per il dissesto sanitario, e che sono stati già condivisi ed efficacemente applicati in occasione dai diversi Patti per la Salute”. “Si tratta di critiche legittime, ma il lavoro è stato fatto tutto all’interno della Costituzione”, risponde il presidente La Loggia. “Questo è un decreto di grandissima rilevanza. È più delicato e complesso degli altri. Segna la norma di chiusura”, sottolinea ancora. Il decreto, prosegue, “afferma in maniera chiara la responsabilità degli amministratori”. Introduce “sanzioni anche pesanti per chi non rispetta l’equilibrio dei conti. È ovvio – dice ancora – che ogni decreto successivamente potrà essere modificato entro 36 mesi dalla data di pubblicazione, ma si riferisce al decreto sulla fiscalità municipale ed alla definizione dei Lep”. Intanto, sempre in tema di finanza locale, è stato pubblicato sul sito http://www.finanzalocale.interno.it il dettaglio dei pagamenti a favore dei comuni delle regioni a statuto ordinario, relativi all’erogazione della prima assegnazione di risorse spettanti per l’anno 2011 a titolo di federalismo fiscale municipale, come definite in base al decreto legislativo n. 23 del 2011, per un importo complessivo di 4.283 milioni di euro. L’assegnazione, rende noto il sottosegretario all’Interno Michelino Davico, è pari ai 2/3 dell’importo annuale, al netto dell’acconto già erogato nel mese di marzo 2011 (2.650 milioni di euro). In particolare, sono stati attribuiti ai comuni 1.917 milioni a titolo di compartecipazione al gettito dell’Iva e 2.366 milioni a valere sul fondo sperimentale di riequilibrio.
Federalismo, ultimo tassello
Via libera in Commissione La Loggia al decreto su premi e sanzioni, che andrà oggi in Consiglio dei Ministri. Incandidabilità per un periodo di 10 anni nei confronti dell’amministratore che porta al dissesto
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