Convinto anche l’apprezzamento della Presidente della Regione Lazio, Renata Polverini: “L’annuncio del Presidente Monti è una buona notizia. Avevo sensibilizzato il sottosegretario Catricalà perché si procedesse all’approvazione del decreto, nella stesura concordata con la Regione Lazio. A Monti e Catricalà – ha aggiunto la presidente – va il nostro ringraziamento per la sensibilità dimostrata”. Ma non mancano le critiche. “Il primo atto che esaminerà il primo Consiglio dei Ministri dell’era Monti è un decreto su Roma capitale? Si incomincia davvero malissimo”, afferma il vicepresidente vicario dei deputati della Lega Nord Luciano Dussin. “Visto che l’obiettivo per risanare il Paese è quello di recuperare risorse per fare ripartire i cantieri e le attività economiche – continua Dussin – le due vie per recuperare risorse sono o l’aumento delle tasse o l’avvio immediato del federalismo fiscale e delle spese standard che è in grado di liberare ingenti capitali. Se davvero hanno deciso di incominciare con un decreto su Roma capitale, vuol dire che il Governo Monti è intenzionato a seguire la prima strada, cioè di aumentare le tasse”. Senza la presenza della Lega nel Governo “non sono stati sollevati quei problemi e quelle questioni che per tanto tempo hanno rallentato il secondo decreto di Roma capitale”, ha commentato piccato Alemanno. Va ricordato che con il primo decreto, del 17 settembre 2010, la riforma aveva preso il via con il cambio di denominazione: da Comune di Roma a Roma Capitale. Lo stesso testo normativo prevedeva il passaggio da 19 a15 municipi, nonché la diminuzione del numero di consiglieri, da 60 a 48. Una volta che la riforma di Roma Capitale arriverà al termine, con la conversione in legge e la conseguente con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, sarà compito dell’Assemblea capitolina redigere lo Statuto.
Si comincia da Roma Capitale
Oggi in Consiglio dei Ministri il primo decreto del Governo Monti sulla riorganizzazione di poteri e competenze in attuazione del federalismo. Istituzioni soddisfatte, la Lega all’attacco
Convinto anche l’apprezzamento della Presidente della Regione Lazio, Renata Polverini: “L’annuncio del Presidente Monti è una buona notizia. Avevo sensibilizzato il sottosegretario Catricalà perché si procedesse all’approvazione del decreto, nella stesura concordata con la Regione Lazio. A Monti e Catricalà – ha aggiunto la presidente – va il nostro ringraziamento per la sensibilità dimostrata”. Ma non mancano le critiche. “Il primo atto che esaminerà il primo Consiglio dei Ministri dell’era Monti è un decreto su Roma capitale? Si incomincia davvero malissimo”, afferma il vicepresidente vicario dei deputati della Lega Nord Luciano Dussin. “Visto che l’obiettivo per risanare il Paese è quello di recuperare risorse per fare ripartire i cantieri e le attività economiche – continua Dussin – le due vie per recuperare risorse sono o l’aumento delle tasse o l’avvio immediato del federalismo fiscale e delle spese standard che è in grado di liberare ingenti capitali. Se davvero hanno deciso di incominciare con un decreto su Roma capitale, vuol dire che il Governo Monti è intenzionato a seguire la prima strada, cioè di aumentare le tasse”. Senza la presenza della Lega nel Governo “non sono stati sollevati quei problemi e quelle questioni che per tanto tempo hanno rallentato il secondo decreto di Roma capitale”, ha commentato piccato Alemanno. Va ricordato che con il primo decreto, del 17 settembre 2010, la riforma aveva preso il via con il cambio di denominazione: da Comune di Roma a Roma Capitale. Lo stesso testo normativo prevedeva il passaggio da 19 a15 municipi, nonché la diminuzione del numero di consiglieri, da 60 a 48. Una volta che la riforma di Roma Capitale arriverà al termine, con la conversione in legge e la conseguente con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, sarà compito dell’Assemblea capitolina redigere lo Statuto.
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